Proroga scadenze Sicilia e Lombardia: attraverso l’invio di una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, al viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha presentato delle richieste in seguito agli eventi calamitosi che hanno colpito i territori situati nella Regione Sicilia e nella Regione Lombardia.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme che cosa è stato richiesto dai commercialisti mediante la pubblicazione di un comunicato stampa durante il corso della giornata di ieri, giovedì 27 luglio 2023.
Proroga scadenze Sicilia e Lombardia: ecco la richiesta presentata dal Consiglio nazionale dei commercialisti al MEF e all’Agenzia delle Entrate
Con una lettera a Giorgetti, Leo e Ruffini il Consiglio nazionale dei commercialisti ha chiesto la proroga delle scadenze relative ai versamenti che riguarda le dichiarazioni dei redditi 2023.
A tal proposito, la richiesta presentata riguarda i contribuenti che hanno la propria residenza o la propria sede in Comuni situati nella Regione Sicilia e nella Regione Lombardia, e prevede lo slittamento dei termini previsti dal 31 luglio al 21 agosto 2023.
Ecco, nello specifico, che cosa scrive il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio:
“Gli straordinari e noti eventi calamitosi che in questi giorni hanno colpito la Lombardia e la Sicilia stanno determinando rilevanti difficoltà operative ai colleghi che operano nei territori interessati. Abbiamo ricevuto numerosissime segnalazioni sia di danni diretti sia di disagi indiretti (blackout energetici e informatici) che, di fatto, stanno impedendo o fortemente rallentando l’attività professionale degli iscritti.
Ciò è particolarmente grave considerata l’imminenza del termine ultimo, fissato al 31 luglio, per effettuare i versamenti connessi alle dichiarazioni annuali dei redditi.
Per le aree delle due Regioni che saranno individuate dalle competenti Autorità come colpite dai nefasti eventi e per eventuali ulteriori Comuni di altre Regioni siamo quindi a richiedervi l’adozione di un provvedimento di assoluta urgenza, possibilmente anticipato anche a mezzo stampa, che, per i contribuenti che ivi hanno il domicilio fiscale, proroghi i termini di versamento connessi alle dichiarazioni annuali dei redditi dal 31 luglio al 21 agosto 2023″.
Il presidente dell’ANC, Marco Cuchel: “Serve una norma che disponga la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali”
Prima di avanzare le proprie proposte al Governo e di accodarsi alle richieste che sono giunte da parte del presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, l’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) ha deciso di esprimere la propria vicinanza alle popolazioni che sono state colpite dagli eventi legati all’emergenza climatica.
A tal proposito, ecco quali sono state le parole che sono state pronunciate dal presidente dell’ANC, Marco Cuchel:
“Innanzitutto vogliamo rivolgere il nostro pensiero a tutti coloro che nel Paese hanno vissuto e stanno ancora vivendo situazioni difficilissime, con implicazioni a carico delle proprie abitazioni e unità produttive, spesso di difficile risanamento”.
Dopodiché, secondo l’Associazione è di fondamentale importanza andare a contrastare l’enorme emergenza che è stata generata sia a causa delle alluvioni che a causa della forte ondata di calore che si sono abbattute sull’Italia.
Tali eventi, in particolare, hanno provocato dei blackout energetici con la conseguente sospensione delle attività lavorative dei cittadini interessati.
Tra questi, logicamente, sono presenti anche numerosi studi di professionisti che si occupano di assistere imprese, professionisti e contribuenti nella determinazione delle rispettive imposte da versare.
Perciò, data questa circostanza, l’ANC propone al Governo di adottare un provvedimento che disponga lo slittamento delle scadenze per gli adempimenti fiscali.
“Occorre non indugiare ulteriormente sull’introduzione nel nostro Paese di una norma che, in presenza della proclamazione dello stato di emergenza, disponga la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali per i contribuenti, cittadini e imprese, che risiedono nei territori colpiti dalla calamità.
Da tempo l’ANC chiede al legislatore di colmare un grave vuoto normativo che fa sì che i provvedimenti siano adottati esclusivamente sull’onda dell’emergenza, risultando troppo spesso intempestivi e incapaci di dare certezza ai cittadini, già provati dalle conseguenze di fenomeni naturali estremi.
ANC pertanto si rivolge ancora una volta al legislatore per sollecitare un provvedimento normativo non più rinviabile, e fa appello alle Istituzioni affinché i cittadini e le imprese dei territori colpiti ricevano risposte chiare e tempestive in merito alla sospensione degli adempimenti fiscali.”