Decreto emergenza caldo: con la pubblicazione del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 45 del 26 luglio 2023 sono state annunciate le nuove misure che il Governo ha deciso di introdurre con il fine di tutelare i lavoratori in seguito all’arrivo della forte ondata di caldo che ha colpito il nostro Paese.
La riunione del Consiglio dei Ministri, nello specifico, si è svolta alle ore 19:13 della giornata di mercoledì 26 luglio a Palazzo Chigi, con a capo il vicepresidente Antonio Tajani e il sottosegretario Alfredo Mantovano.
Ecco qui di seguito i provvedimenti che sono stati adottati da parte del Consiglio dei Ministri per fronteggiare l’emergenza climatica alla quale alcune zone del nostro territorio sono esposte.
Decreto emergenza caldo: ecco quali sono le nuove misure dedicate ai lavoratori in caso di emergenza climatica
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, nella giornata di mercoledì 26 luglio 2023 si è tenuta una riunione su proposta della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, nella quale è stato approvato un decreto legge che introduce dei nuovi provvedimenti in materia di:
- lavoratori in caso di emergenza climatica;
- rafforzamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
- termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo.
Il testo del nuovo decreto emergenza caldo, in particolare, per quanto riguarda le attività lavorative relative al periodo che va dal mese di luglio al mese di dicembre 2023, prevede:
“La neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili quali le eccezionali emergenze climatiche, estendendo anche al settore edile, lapideo e delle escavazioni, lo strumento già operante per altri settori.”
A tal proposito, poi, è stata disposta anche la possibilità di accedere alla CISOA (trattamento d’integrazione salariale agricola) nel caso in cui i lavoratori abbiano subito delle sospensioni oppure delle riduzioni della propria attività lavorativa a causa degli eventi climatici che hanno portato all’emergenza che stiamo fronteggiando.
Questo contributo, nello specifico, viene concesso anche in caso di riduzione dell’orario di lavoro, non andando a conteggiare i periodi in cui si beneficia del trattamento nel calcolo del limite massimo di durata pari a 90 giorni l’anno che viene stabilita dalla normativa vigente in materia.
Infine, dalla riunione del Consiglio dei Ministri è emerso il rinvio del versamento del c.d. pay back nelle forniture di dispositivi medici.
“Si prevede che i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della salute favoriscano la sottoscrizione di intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l’adozione di linee-guida e procedure concordate ai fini dell’attuazione delle previsioni del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, potendo recepire dette intese con proprio decreto.
Si stabilisce che, entro il 30 novembre 2023, possa essere versato, in quota parte, il contributo di solidarietà previsto dalla legge di bilancio 2023 da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico senza applicazione di sanzioni e interessi.”
Ecco qual è stato il commento da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito alle nuove misure che sono state introdotte dal Governo per fronteggiare l’emergenza caldo:
“Con questo provvedimento diamo risposte importanti per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori soprattutto in quegli ambiti in cui sono maggiormente esposti alle temperature elevate.
Lo scopo è definire modalità organizzative, misure di prevenzione e di sorveglianza sanitaria in modo da aumentare i livelli di sicurezza in presenza di temperature elevate.”
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