È un gruppo di vigili del fuoco a portare il feretro del giornalista Andrea Purgatori. “Papà aveva passato molto tempo nelle caserme – spiega il figlio Edoardo – La richiesta è arrivata da loro”. Sulla bara è stato messo anche un gagliardetto della Roma.

Purgatori giornalista e tifoso. Ai suoi funerali il gagliardetto della Roma che gli ha reso omaggio.

Dunque da una parte gli amici pompieri, dall’altra l’amata squadra giallorossa, alla quale dedicava tanti pensieri. Per il team di Mourinho anche l’ultimo tweet, che riportiamo a fondo pagina. È datato 31 maggio, il giorno della (però sfortunata) finale di Europa League contro il Siviglia a Budapest.

La storica lupa simbolo della squadra e su di essa la Dybala Mask. Come didascalia uno scaramantico “Sssscccc”, richiamando silenzio per scacciare gli influssi negativi.

Dalla Roma a… Roma e agli altri luoghi colpiti dalle stragi di mafia di trent’anni fa, tema dell’attualissima puntata di “Atlantide” promossa invece nel penultimo tweet.

L’abbraccio virtuale della squadra, che rende omaggio al “fuoriclasse” e al “cronista di razza”.

Tornando alla squadra di calcio, lo scorso 19 luglio la società ha dedicato un lungo e dettagliatissimo articolo sul sito ufficiale a mo’ di saluto e ringraziamento al noto giornalista, definendolo (giustamente) “fuoriclasse” e “cronista di razza“. Sempre sul sito si elogia il “tifoso autentico, viscerale, frequentatore assiduo della Tribuna Tevere”.

Da grande conoscitore della storia giallorossa, nel 2014 fu inserito nella commissione Hall of Fame della squadra insieme ad altri celebri tifosi come Carlo Verdone, Massimo Fabbricini, Tonino Cagnucci e Ruggiero Palombo. Contribuì inoltre all’ingresso della Hall of Fame giallorossa Carlo Ancelotti, Vincent Candela, Alcide Ghiggia e Rudi Voeller.

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