La Camera dei deputati ha approvato – con 166 voti a favore, 109 contrari e 4 astenuti – il testo presentato dalla deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi che rende la maternità surrogata un reato universale. La proposta di legge approda dunque al Senato dove verrà votata per il sì definitivo. La Camera bassa del Parlamento esaminerà il testo nel mese di settembre. Compatta la maggioranza di centrodestra, divisa l’opposizione. Tradita, internamente, da una marea di contraddizioni che albergano in ogni singolo gruppo. Solo il Partito Democratico, ad esempio, è diviso tra una parte che è favorevole alla maternità surrogata ed un’altra – di radice cattolica – che è invece contraria. Il partito del Nazzareno, non a caso, ha preferito astenersi.
Boschi: una legge inutile
Il Terzo Polo ha lasciato libertà di conoscenza alle varie componenti. Sul tema è intervenuta Maria Elena Boschi, capogruppo di Azione/Italia Viva al Senato, in una intervista rinvenibile sull’edizione odierna de La Stampa. Secondo l’ex Ministra si tratta di una mossa da vuoto a perdere per Giorgia Meloni che – citando testualmente – “Non otterrà nulla”. Le sue parole:
Non otterrà assolutamente nulla facendo diventare la Gpa reato universale, così come non ha ottenuto nulla con il decreto Rave. Sono norme bandiera che le servono per dire che lei è sempre la stessa Giorgia populista di sempre. perché nessun Paese dove la Gpa è consentita collaborerà. I processi ai genitori resteranno senza condanne, ma i figli avranno lo stigma di essere figli del reato.
L’attacco ad Elly Schlein
Secondo Maria Elena Boschi il Partito Democratico ha scelto di non scegliere. E, questo, è motivo della seguente critica:
Ero con Elly al Pride e mi sarebbe piaciuto che Elly fosse stata con me in Parlamento a votare sulla Gpa. Su un provvedimento così importante mi sarei aspettata di sentire la sua voce anche alla Camera, peccato. Schlein e Conte da deputati avrebbero potuto esserci. La loro fuga dall’Aula è imbarazzante. Sulla Gpa solidale ci sono nodi etici, giuridici e medici ancora aperti. Lo ha spiegato bene in aula una donna di sinistra, Luana Zanella.
Sempre il Partito Democratico:
Ha votato contro la proposta di cancellare il reato di gestazione per altri in Italia. Esattamente l’opposto della linea che professa Schlein nelle piazze. Il terzo polo ha scelto di lasciare libertà di coscienza su un tema etico. Rispetto profondamente i miei colleghi che hanno votato in modo diverso da me. Noi rispettiamo la libertà di tutti, la coscienza di tutti. Ci siamo confrontati nel gruppo e deciso che ognuno avrebbe votato liberamente.
I rapporti con il governo
Un tema ricorrente riguarda la posizione del Terzo Polo nei confronti del governo. Sia Azione che Italia Viva, infatti, hanno un posizionamento che potremmo definire “a fisarmonica”. Indulgente o duro, nei confronti dell’esecutivo, in base al tema in oggetto. Atteggiamento che si riflette, in maniera speculare e simmetrica, nei confronti dei partner di opposizione con i quali si converge – come in occasione del salario minimo per quanto riguarda Azione – si confligge a seconda dei casi. Ecco perché torna sempre attuale la domanda se ci si debba aspettare uno slittamento verso Giorgia Meloni e gli altri gruppi di maggioranza. Nel merito, e rispondendo per Italia Viva, Maria Elena Boschi ha detto: “Nessun avvicinamento”. Poi ha aggiunto:
Se poi ci sono proposte del governo che condividiamo nel merito, come è stato per la delega fiscale, o potrebbe essere sulla riforma della giustizia, le voteremo. Questo non vuol dire avvicinarsi al governo ma rispettare gli impegni coi cittadini che ci hanno votato per quelle idee.