Si tengono oggi, a partire dalle ore 10 alla Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma, i funerali del giornalista Andrea Purgatori, scomparso lo scorso 19 luglio. Tantissime le persone presenti, tra parenti, amici e gente comune, che hanno voluto portare il loro ultimo saluto al reporter d’inchiesta.
Andrea Purgatori, i funerali alla Chiesa degli Artisti di Roma, tra le corone di fiori spunta quella dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica | VIDEO
Sono moltissime le persone presenti alla Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma per portare l’ultimo saluto ad Andrea Purgatori. I funerali del giornalista si celebrano alle ore 10 di oggi, 28 luglio, ma già da alcuni minuti prima dell’inizio della funzione, una folla di parenti, amici, colleghi e persone comuni ha cominciato a radunarsi nella piazza romana.
Dopo la camera ardente aperta ieri, un altro segnale di vicinanza e ammirazione per il lavoro e l’uomo.
Intanto, l’inchiesta voluta dalla famiglia del giornalista per indagare sulle cause della sua morte va avanti. Dopo l’autopsia che ha determinato come il decesso sia stato causato da un problema cardiopolmonare dovuto al tumore ai polmoni di cui Purgatori era affetto da tempo, si dovrà ora attendere gli esami di approfondimento sulla presenza di una possibile infezione all’origine dell’improvviso peggioramento delle sue condizioni.
Al momento, sono due le persone indagate per omicidio colposo.
Tra le corone di fiori, spicca quella dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, episodio tragico della storia d’Italia, del quale Purgatori fu il più accanito combattente per la ricerca della verità.
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Parenti e moltissimi amici e colleghi arrivano alla Chiesa degli Artisti, la compagna Errica Dall’Ara insieme ai figli e alla prima moglie
L’arrivo del feretro alla Chiesa è stato accolto dalla grande folla radunata all’esterno della chiesa.
La bara viene portata dai Vigili del Fuoco. Un omaggio voluto dall’Arma, in virtù di un forte legame personale che il giornalista aveva con loro.
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Presenti i figli di Purgatori, Victoria, Edoardo e Ludovico, oltre alla compagna del giornalista, Errica Dall’Ara, e la ex moglie.
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Gramellini: “Era la Champions League di questo lavoro”
Tra i primi ad arrivare, c’è Massimo Gramellini, volto storico della Rai.
Per lui, Purgatori non era “un amico intimo” ma sicuramente un “maestro di giornalismo e di vita”.
Gramellini ne parla come “della Champions League” del mestiere di giornalista, come dimostrato dall’aver fatto a soli 30 anni uno degli scoop più importanti nella storia del giornalismo (quello sul missile responsabile della strage di Ustica. N.d.r.).
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Diego Bianchi ai funerali di Andrea Purgatori: “Sempre stata una persona da cui imparare”
Chi Purgatori lo conosceva bene è Diego Bianchi, in arte ‘Zoro’, volto di punta di La7, per la quale conduce Propaganda Live.
“Un privilegio averlo conosciuto e averci condiviso momenti di divertimento”, ricorda ai microfoni di Thomas Cardinali per Tag24. Dell’amico, Bianchi sottolinea la “vena di ironia e ‘cazzeggio’ altissima” e il non prendersi troppo sul serio, “pur essendo un professionista serissimo”. E del giornalista, infatti, ne parla come di “una persona da cui imparare, credibile, affidabile, autorevole, umile“.
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Urbano Cairo: “La sua eredità? Non fermarsi di fronte a verità apparenti”
Per Urbano Cairo, presidente del consiglio di amministrazione di La7, Purgatori era “un amico, oltre che un grande giornalista e sceneggiatore”.
Una persona “mai divisiva”, la cui morte è “una grande perdita” per Cairo che, poi, parla della sua eredità.
“Credo che sia l’aver insegnato a tanti giornalisti come sia importante non fermarsi mai di fronte ad apparenti verità, fare un vero giornalismo d’inchiesta, con grande attenzione alle fonti, non cercare scorciatoie ma andare avanti con la ricerca”.
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Mogol, visibilmente commosso: “La perdita di un amico è sempre dolorosa”
Presente anche Mogol, che con Purgatori condivise l’esperienza in SIAE, quando ne era presidente e il giornalista faceva parte del consiglio.
Visibilmente commosso, Mogol dice soltanto che non si aspettava una morte così improvvisa e conclude dicendo che “la perdita di un amico è sempre dolorosa”.
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Luca Telese ai funerali di Andrea Purgatori: “Abbiamo perso un maestro, un amico e un compagno di scherzi”
Come molti dei presenti, anche il giornalista Luca Telese si riferisce ad Andrea Purgatori con l’appellativo di “maestro”, ma ne sottolinea anche la grande umanità, evidente nell’ironia e nella sua umiltà.
“Lo avevo conosciuto nel ’98 alla redazione del Corriere della Sera di Milano”, ricorda Telese, sui giovane praticante e Purgatori già affermato reporter che, però, “si fermava a discutere i dettagli dell’ultimo pezzo”.
Due facce, quindi: il grande giornalista e il “compagno di scherzi”.
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Pannofino e l’incontro sul set di Boris: “Molto più bravo di tanti attori”
Alla carriera di giornalista, Purgatori ha affiancato con successo quella nel mondo del cinema, sia nelle vesti di sceneggiatore – di lui si ricordano, in particolare, la scrittura per Il muro di gomma, non a caso sul caso Ustica, e quella di Fortàpasc, sulla morte del giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra – sia in quelle, più rare, di attore.
È così che Francesco Pannofino ha potuto conoscerlo sul set della serie Boris, ammirandone la grande bravura.
“Era bravissimo, credibile, molto più bravo di tanti attori”.
Ed era “una persona vera, che è una cosa difficile”, conclude l’interprete di René Ferretti.
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La Chiesa degli Artisti piena di gente per i funerali di Andrea Purgatori
La cerimonia ha inizio, con la messa celebrata da Don Walter Insero.
Le immagini di Thomas Cardinali mostrano una Chiesa degli Artisti piena, con tantissime persone comuni venute a esprimere la loro stima ad Andrea Purgatori.
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E la stima della gente verso il lavoro di Purgatori come giornalista emerge nelle parole di coloro che, pur conoscendolo ‘solo’ attraverso la sua professione, hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto.
“Abbiamo scoperto tante cose con lui, con la sua delicatezza ci ha fatto scoprire un altro mondo“, dice una signora alla quale fanno eco le parole di un uomo per il quale, con la morte di Purgatori, “perdiamo una finestra sulla verità di tante cose“.
Infine, una donna che dice di non uscire spesso di casa, dichiara convinta di averlo voluto fare proprio per la stima che provava verso “un giornalista e una persona splendida“.
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Massimo Giletti e l’uscita dalla Chiesa degli Artisti senza parlare: “Aggiungerei solo retorica”
Alla fine della cerimonia, poca voglia di parlare da parte di Massimo Giletti, che appare commosso per la morte del collega. “Ho già detto tutto – le sue uniche parole – aggiungerei solo retorica”.
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Quando il feretro lascia la Chiesa degli Artisti, da tutti i presenti parte un applauso per accompagnare Andrea Purgatori. L’ennesimo, sicuramente non ultimo, attestato di stima per un uomo e un professionista che, nelle parole di chi lo ha conosciuto così come di chi ne ha seguito il lavoro, dimostra di aver lasciato dietro di sé un esempio di serietà se non unico, certamente raro nel giornalismo contemporaneo.