Proseguono i guai giudiziari per Donald Trump, con l’ex presidente degli Stati Uniti che riceve nuove accuse per il caso dei documenti top secret di cui si sarebbe impossessato illegalmente, conservandoli nella sua residenza di Mar-a-lago, in Florida.
Trump e i documenti top secret di Mar-a-lago, nuove accuse per aver tentato di far cancellare i video di sorveglianza
Donald Trump sempre più nel mirino della giustizia statunitense.
Dopo l’incriminazione per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, l’ex presidente USA deve rispondere a nuove accuse nel processo per le carte top secret da lui conservate illegalmente nella sua residenza di Mar-a-lago, in Florida.
I giudici federali sostengono, infatti, che Trump abbia fatto pressioni su un dipendente della residenza affinché cancellasse alcuni filmati di videosorveglianza della villa in Florida, per evitare che potessero venir scoperti dagli investigatori.
Trump respinge le accuse: “Tentativi di Biden di molestare il suo predecessore”
Questa nuova accusa aggiunge altri due uomini, oltre a Trump, sul registro degli indagati per la vicenda Mar-a-lago.
Si tratta di Walt Nauta e Carlos de Oliveira. Quest’ultimo, in particolare, avrebbe insistito su un addetto alla sorveglianza della villa, affinché cancellasse un intero server di dati video, perché era “il capo” a volerlo.
Le nuove accuse vengono viste da Trump e dal suo entourage, come le precedenti del resto, come un tentativo di ostacolare la corsa del tycoon alle elezioni presidenziali del 2024.
Secondo il team della campagna elettorale dell’ex presidente, le nuove accuse manifestano nuovamente la volontà dell’amministrazione guidata da Joe Biden di “molestare” il suo predecessore poiché, dal loro punto di vista, il fascicolo dell’indagine non contiene nulla che possa realmente portare a un’incriminazione di Trump.
Vedremo come si evolverà la vicenda che, lo ricordiamo, vedrà il processo svolgersi nel maggio del 2024, pochi mesi prima della data del voto, fissata per il 5 novembre 2024.