Un piromane è stato arrestato a Barrafranca, comune in provincia di Enna, e, una volta scoperto, ha provato a corrompere i carabinieri che lo avevano colto sul fatto. Purtroppo, l’uomo aveva già appiccato l’incendio, che ha distrutto una serie di coltivazioni, minacciando anche alcune case della zona.
Piromane arrestato a Barrafranca, in provincia di Enna, ma l’incendio da lui provocato brucia 30 ettari di terreni
Ha appiccato un incendio che ha distrutto ettari di terreni e, non contento, una volta arrestato, ha provato a corrompere un carabiniere.
È accaduto a Barrafranca, piccolo comune in provincia di Enna, nella Sicilia devastata dagli incendi di questa estate 2023. L’uomo, di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri accorsi sul luogo dove si era sviluppato un vasto incendio che ha finito col ridurre in cenere circa 30 ettari di terreni, arrivando a minacciare anche alcune abitazioni.
Trovato in possesso di due accendini e un coltello, il 76enne è stato condotto in caserma, dove ha provato a corrompere un agente con del denaro per bloccare il procedimento nei suoi confronti. Risultato: ai capi d’accusa già previsti nei suoi confronti – incendio e porto abusivo di arma – si è aggiunto quello di istigazione alla corruzione.
Un errore di valutazione all’origine dell’incendio
L’incendio è stato il risultato dell’avventatezza dell’uomo, il quale, ignorando i divieti e incurante del forte vento, ha deciso di bruciare le sterpaglie della sua proprietà. Inevitabilmente, il 76enne ha finito col perdere il controllo delle fiamme, che hanno velocemente raggiunto i terreni vicini.
Le fiamme hanno attirato l’attenzione degli inquirenti, che lo hanno arrestato in flagranza di reato.
Ti potrebbe interessare: “Il Cdm dichiarerà lo stato d’emergenza”: Musumeci reagisce agli incendi in Sicilia