Sì della Camera ieri al reato universale per la Gpa, la gestazione per altri. Dopo l’approvazione anche del Senato, dunque, la maternità surrogata praticata all’estero diventerà reato in Italia punibile con il carcere fino a tre mesi e due anni e una multa tra i 600mila e il milione di euro. Il reato, però, potrà essere difficilmente perseguito: il diritto internazionale prevede infatti non si possa perseguire un atto compiuto in un Paese dove l’atto stesso è legale. La misura, pertanto, si pone il principale fine di disincentivare il ricorso alla Gpa, spaventando le famiglie che intendono ricorrervi.
Gpa reato universale, Crocini (Famiglie Arcobaleno): “La Schleinunica segretaria di partito che abbia preso posizione. Spero nel Pd si avvii una riflessione”
Entro l’autunno la legge che rende reato universale la Gpa, ovvero la Gestazione per altri, sarà legge. Il voto di ieri alla Camera che ha dato il via libera alla proposta di legge Varchi ha però sottolineato, in modo evidente, la difficoltà delle opposizioni di assumere una posizione sul tema. L’emendamento Magi (+Europa) che prevedeva la legalizzazione della Gpa altruistica e solidale ha incassato infatti il solo favore di AVS che pur si è divisa sul tema con il duro intervento della verde Zanella.
La redazione di TAG24 ha parlato del voto di ieri con Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno.
Crocini, ieri la Camera ha approvato la legge che rende la Gestazione per altri reato universale. Cosa ha provato?
“Abbiamo capito la direzione che questo Governo avrebbe intrapreso contro le famiglie arcobaleno già dall’inizio. Questa è solo l’ennesima dimostrazione”.
C’è da parte di Famiglie Arcobaleno delusione per l’atteggiamento del centrosinistra – in particolare il PD – che, pur votando contro il reato universale, non ha votato l’emendamento Magi per la GPA solidale?
“Prima di risponderle vorrei fare una premessa. Nessuno di noi si aspettava un’avanzata in campo di diritti con un governo di destra. Qui però non si parla né di avanzata né di stallo, ma di smantellamento dell’esistenza stessa delle famiglie omogenitoriali.
Una cosa è ignorare la nostra comunità, un’altra è, non appena eletti, iniziare a distruggere in modo certosino ogni possibile punto di civiltà. Dallo stop alle trascrizione dei sindaci alla pressione alle procure affinché fossero impugnati gli atti di nascita fino al reato universale per la GPA, tutto ha avuto un filo. Anche se la Gpa riguarda nel 90% dei casi coppie dello stesso sesso, così si colpisce l’unico modo che hanno le coppie omosessuali di diventare genitori.
Il problema del Pd è quello di un partito progressista che ha al suo interno una forte componente cattolica e conservatrice. Ricordiamo i 30 cattodem che nel 2016 non hanno votato la legge Cirinnà e hanno contribuito allo stralcio della stepchild adoption. Si tratta di una questione mai risolta che si ripropone ogni volta che ci sono questioni di natura etica. Il nodo è tutto interno al PD, dunque non siamo stupiti del mancato voto all’emendamento Magi.
La speranza è che in futuro prevalga la visione della segretaria Schlein che si è espressa personalmente a favore, cosa che non hanno fatto altri segretari di partito. La Schlein almeno si. Noi chiediamo che il Pd sciolga le sue riserve e apra un vero dibattito interno che porti a una soluzione. Ma non si tratta solo del Pd. Prendiamo atto che neanche Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Azione abbiano preso posizione”.
Un mese fa il Tribunale di Milano ha dichiarato inammissibili i ricorsi della Procura contro gli atti di nascita con due mamme.
“Il Tribunale di Milano ha detto una cosa molto chiara e molto importante: le procure non possono cancellare con un tiro di penna qualcosa che secondo il Tribunale di Milano è assolutamente legittimo, ovvero il riconoscimento dei figli da parte dei sindaci.
Questa decisione crea un punto di svolta perché dice che ci vuole un’azione di Stato grave – equivalente al disconoscimento di paternità – e che deve essere fatta non su decisione della Procura, ma su pressioni delle persone che hanno interesse in causa.
In altre parole bisogna smettere di far funzionare le procure in maniera politica. La Procura di Padova aveva quei 33 certificati di nascita sulla scrivania da ben sette anni. È un caso che siano intervenute dopo le pressioni del ministro Piantedosi. Non so, non facciamo congetture spiacevoli..”
Alcuni sondaggi indicano ancora un’Italia divisa sul tema della Gpa, ma sicuramente più aperta di quanto non sia il Parlamento.
“Fino a pochi anni fa la Gpa riceveva solo pareri negativi da parte dell’opinione pubblica. Nel giro di pochi anni siamo arrivati a superare il 50% di persone favorevoli. Questo dice che le persone, nonostante il martellamento oppressivo di notizie contro la Gpa, sono riuscite a farsi una loro idea. Pensi cosa accadrebbe con un’informazione equa. Quel 50% diventerebbe il 90%.
Gli italiani sono favorevoli all’idea che le coppie dello stesso sesso possano riconoscere i figli e adottarne. Questa politica è però ostaggio di una parte catto-integralista minoritaria che non ha niente a che vedere con le persone cattoliche in Italia. Eppure queste frange integraliste riescono a ricattare, basti pensare quanto successo nel Lazio. Il governatore Rocca, che aveva concesso il patrocinio al Pride, è stato costretto a ritirarlo dopo le pressioni dei cattolici integralisti.
Parliamo di associazioni che manovrano la politica con i fili, come dei burattini con le loro minacce. Anche perché muovono voti e soldi: ogni mese nelle città appaiono nuovi affissioni. Il movimento LGBT non ha mai fatto nessun tipo di comunicazione perché non ne ha le possibilità economiche. Questa lobby invece spinge, ricatta, chiede e pretende. E alla fine ottiene una legge come questa che, oltre a essere inutile, è completamente inapplicabile.
Voglio ricordare che parliamo delle stesse persone che, fino a poco tempo fa, celebravano Putin come colui che aveva riportato le radici cristiane in Europa. Ora ovviamente questa posizione è sconveniente, ma noi ricordiamo come per Gandolfini, Pillon, Miriano e per la stessa FdI Putin fosse un eroe per le sue leggi contro i gay”.
Il problema, lei diceva, è l’informazione. Come intendete agire per portare a galla una narrazione diversa sulla Gestazione per altri?
“Purtroppo questo muro non si abbatte. Noi veniamo tagliati fuori da qualsiasi circuito di informazione di qualità. Non a caso, in tema di libertà di stampa e informazione, l’Italia è tra gli ultimi posti nel mondo. Noi usiamo molto i social e facciamo presidi e manifestazioni portando le persone in piazza.
Ultimamente proviamo ad andare in televisione ma i media ci chiedono solo di raccontare le nostre singole storie. Raramente siamo ospitati come attivisti e come portatori di istanze politiche, come invece vorremmo fare. Anche perché quando riusciamo riceviamo feedback totalmente positivi. Se uno spiega davvero come funziona la Gestazione per altri nei Paesi in cui è legale le persone capiscono. Una narrazione strumentale, però, chiaramente spaventa le persone”.