In Belgio ci sarà la sesta sprint race di Formula 1 del 2023 e, a differenza della MotoGP, il nuovo format fa fatica a decollare e appassionare gli spettatori. Ma le novità di quest’anno stanno rendendo più interessante la gara del sabato, come ad esempio quella di slegare completamente le due competizioni.

Ma la Formula 1 non si ferma qui e continua a sperimentare e c’è una proposta che può suonare come provocazione, ma anche rendere tutto più interessante: far correre la gara sprint ad un pilota di riserva.

Non necessariamente sempre lo stesso, basta che non sia un titolare.

Piloti di riserva nelle gare sprint: come stabilire la griglia di partenza?

Si stabilirebbe la griglia della domenica come accade in MotoGP: quarantacinque minuti o un’ora di tempo per girare a piacimento, per poi gettarsi nel time attack. Le auto a prendere parte a questo sarebbero dieci, come le auto che il sabato pomeriggio prendono parte alle Q3.

Così facendo si darebbe anche un senso al sistema di punteggio (8-7-6-5-4-3-2-1) perché ci sarebbero dei punti anche per i team di terza fascia, punti preziosi per queste Scuderie in ottica Mondiale costruttori anche se non sposterebbero troppo in ottica generale.

Inoltre ci sarebbe un modo per tenere monitorate le riserve o promesse delle varie squadre e tenerli impegnati, facendo anche dello scouting in vista della stagioni successive. E, in ottica mondiale, cambierebbe poco o nulla visto quello che contano le gare sprint a livello di punti.

Sarebbe forse interessante vedere piloti come , Dennis Hauger o Liam Lawson alla guida della Red Bull, Robert Shwartzman o Antonio Giovinazzi sulla Ferrari, Mick Schumacher o Frederik Vesti sulla Mercedes, Jack Doohan sull’Alpine, Felipe Drugovich sull’Aston Martin e Alex Palou su una McLaren.

Nel frattempo la Formula si prepara all’ultimo Gran Premio prima della pausa estiva, domenica in Belgio.