Nel corso dell’informativa urgente alla Camera sull’emergenza maltempo e incendi, il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha ribadito che è prematuro avere un quadro completo della situazione per stabilire l’intervento del governo, sottolineando al contempo la necessità di accelerare per dotarsi di un piano di adattamento climatico.

Maltempo e incendi, nell’informativa alla Camera Musumeci chiede tempo per le valutazioni tecniche delle regioni e l’intervento del governo.

Il ministro ha confermato quanto riferito ieri alla stampa:

In questo momento non è possibile fornire un’ipotesi di quantificazione delle esigenze, considerato il territorio così vasto e la natura dei fenomeni che hanno avuto impatti così specifici. Le regioni interessate, con il supporto della Protezione civile, sono impegnate al massimo per completare le valutazioni tecniche necessarie nel più breve tempo possibile e per consentire con ogni urgenza al Consiglio dei ministri di adottare le necessarie determinazioni.

Musumeci ha parlato di “sconvolgimento climatico“:

Su alcuni temi credo che divedersi non sia utile. Ciò che l’Italia sta vivendo in questi anni e che purtroppo continuerà a vivere in futuro, impone un senso di maggiore partecipazione, di capacità propositiva, anche di critica se si vuole. Da parte di tutti, a cominciare dal governo, che ha intenzione di fare tutto il possibile per non contare più morti e tutelare il nostro territorio da uno sconvolgimento climatico che purtroppo sembra non conoscere confini.

Musumeci: “C’è bisogno del fascicolo dei fabbricati e di accelerare sul piano nazionale per l’adattamento climatico”.

Il ministro ha posto l’accento sul fascicolo dei fabbricati:

È necessario capire perché sia diventato un argomento tabù. Bisogna dirlo non con coraggio ma con grande franchezza, sapendo che su questo terreno si possono anche incontrare resistenze, interessi spero legittimi, ma tutti abbiamo il dovere di capire cosa fare, in una nazione che per oltre il 50% è costruita su terreno a rischio sismico, per consentire alla gente di poter avere piena consapevolezza della condizione in cui si trova e lavorare per mitigarne l’esposizione al rischio.

Dunque, tra le priorità

bisogna accelerare il varo e la pubblicazione ufficiale del Piano nazionale per l’adattamento climatico. È atteso dal 2016 e questo governo lo sta sollecitando perché possa presto diventare un documento ufficiale. Penso a uno strumento per la mitigazione del rischio sismico e idrogeologico, alle centinaia di comuni che non hanno un piano di Protezione civile e a quelli che lo hanno ma non lo aggiornano da anni, rendendolo di fatto inutile e vano.

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