Non è stata la mancanza di attori ad aver portato la società nerazzurra a scegliere Lautaro Martinez come capitano dell’Inter. La fascia che è passata dal braccio di Handanovic, D’Ambrosio, Brozovic e poi di Skriniar sarà ora del Toro argentino, come annunciato ieri – senza non poche polemiche – sui canali social della squadra. Una fascia già indossata con orgoglio la scorsa stagione in diversi match ma senza investitura ufficiale. Ad oggi le carte in tavola sono diverse. L’attaccante con la maglia numero 10 che è in rosa dal 2018 e ha collezionato ben 173 presenze e realizzato 79 gol ha convinto il club non solo con le prestazioni in campo, ma anche fuori.

Lautaro Martinez, futura bandiera dell’Inter?

Un calcio per molti definito romantico ma che impressiona ancora. Nell’era delle offerte stratosferiche saudite o parigine, del ‘nulla si può fare’ senza il lasciapassare dei procuratori, delle frecciatine social per mandare messaggi alla società, anche un gesto o una dichiarazione valgano molto. Tanto da far credere e sperare che Lautaro Martinez possa diventare la futura bandiera dell’Inter.

Il no all’offerta della Lega araba da 240 milioni di euro per 4 stagioni e le distanze prese nei confronti del vecchio compagno, che insieme a lui, componeva la Lu-La hanno fatto guadagnare a Lautaro i punti necessari per la nomina a condottiero della squadra. Un compito arduo ma stimolante: il campione argentino che in una recente intervista ha sottolineato la voglia impellente che ha di vincere, non vede ostacoli per raggiungere questo traguardo che si è prefissato.

“Dal momento in cui sono diventato capitano, ho in testa la voglia di vincere il campionato e di alzare io il trofeo. Io e i miei compagni ce lo siamo detti, abbiamo lasciato l’Inter in alto, la gente si aspetta tanto da noi. Noi da lì ripartiremo”.

Nulla in confronto di chi, invece, giurava amore eterno ad una maglia e ad una squadra – che gli aveva dato una seconda possibilità – per poi non rispondere nemmeno a messaggi o chiamate di amici e compagni di squadra.

I tifosi sperano di vedere molto di più di un semplice capitano. Auspicano un nuovo Zanetti, una bandiera, un giocatore in grado di trascinare la squadra e darle un volto negli anni. I numeri da raggiungere o equiparare sono tanto alti quanto impossibili: 19 stagioni e 615 presenze. Ma in un’epoca come quella attuale, è utopico pensare che un professionista giovane e in ascesa, possa scegliere di rimanere ancorato ad un solo club per puro amore?

Calciomercato Inter: chi dorme non piglia pesci

La fascia è stata assegnata, ora la dirigenza deve pensare a cose ancora più bollenti. Due portieri, almeno un difensore, un centrocampista e una punta. Il mercato dell’Inter deve ancora sbloccarsi. Le aspettative non sono alte, ma altissime date anche le entrate ricavate dalle cessioni di Onana e Brozovic.

Se le cose andassero tutte per il verso giusto, 30 giorni (scadenza della sessione di calciomercato estiva) potrebbero bastare a Marotta e Ausilio per comporre il puzzle della stagione del 2023-2024.  Eppure uno spauracchio c’è. Dal ‘tradimento’ Lukaku, alla resistenza del Bayern per Sommer, fino alle complicanze Shakthar-Trubin. Qualcosa nell’aria non lascia fare sogni sereni, a chi spera che questa sia l’annata giusta per il tricolore nerazzurro.