E’ stato respinto il ricorso della Roma che ha tentato di ridurre i 4 turni di squalifica, comminati dall’Uefa a Mourinho. La sentenza è arrivata oggi, niente sconti di pena per l’allenatore giallorosso punito per aver atteso e rivolto parole irrispettose, nel sottopassaggio dello stadio di Budapest, la Puskas Arena, all’arbitro Taylor. Il tecnico, come si è visto in un filmato girato proprio durante l’episodio e poi diventato virale, ha atteso il direttore di gara al termine della finale di Europa League dello scorso 31 maggio, persa dai giallorossi con il Betis Siviglia e gli ha rivolto degli insulti chiarissimi con cui ha fatto chiaramente capire di non aver condiviso le sue scelte arbitrali durante la gara.
Confermati 4 turni di squalifica per Mourinho, la Uefa ha respinto il ricorso della Roma
Niente panchina quindi per Mourinho, per i primi quattro turni della Roma in Europa League, sarà questa la competizione continentale in cui il tecnico sconterà la sua squalifica. A nulla è valso il tentativo della società di ridurre lo stop del tecnico. La scena fatta nel post finale di Budapest non è piaciuto all’Uefa tanto da confermare lo stop inflitto all’allenatore portoghese, in primo grado, lo scorso 21 giugno. José Mourinho non vedrà la panchina per quattro partite in Europa (che si vanno ad aggiungere a due turni in campionato, alla luce della squalifica di 10 giorni inflitta anche in Italia). Tanto che ieri, in occasione della prima gara amichevole giocata dai giallorossi in Portogallo (finita 1 a 1 con il Braga), l’allenatore ha anche ironizzato. Mourinho infatti non era in panchina ieri, ma ha preso posto sulla tribuna dello stadio dell’Algarve e a chi gli ha chiesto i motivi della scelta, ha risposto: allenamento. Insomma è un periodo sicuramente poco favorevole per il tecnico giallorosso dal punto di vista della giustizia sportiva.
L’episodio costato la squalifica all’allenatore della Roma
C’è da dire che lui ci ha messo del suo, per quanto riguarda la squalifica della Uefa. Come molti ricorderanno infatti, l’allenatore si è molto arrabbiato e agitato durante la finale di coppa Uefa dello scorso 31 maggio, disputata a Budapest. E dopo aver chiaramente fatto capire di non aver gradito diverse decisioni arbitrali nel corso della partita, è anche andato a dirlo direttamente all’arbitro nella pancia dello stadio. La finale, vinta dal Betis, si è giocata a Budapest alla Puskas Arena. E proprio nel garage dello stadio, dopo il termine della partita, Mourinho ha letteralmente preso di petto l’arbitro Taylor rivolgendogli parole pesanti: “Sei una fo…a disgrazia”, una delle frasi del tecnico giallorosso visibilmente arrabbiato e poi “complimenti”. Così a distanza di tre settimane è arrivata la decisione dell’Uefa, presa perché Mourinho su è resto colpevole di “aver rivolto un linguaggio offensivo all’ufficiale di gara”.
I precedenti tra Taylor e Mourinho ai tempi del Chelsea
Frasi irrispettose, quelle rivolte ad un arbitro internazionale come Taylor, con cui il tecnico giallorosso aveva anche dei precedenti in Premier League, quando lui era alla guida del Chelsea. In quell’occasione si verificò un episodio che fece molto discutere perché, a quanto pare, il direttore di gara prese una decisione che poi fu il primo a riconoscere fosse stata sbagliata. Taylor infatti non fischiò un rigore clamoroso al Chelsea di Mou, per fallo su Fabregas, e poi chiese scusa allo stesso tecnico per l’errore commesso. Dopo questo episodio, Mourinho e l’arbitro Taylor si erano già incontrati sempre nella scorsa edizione dell’Europa League. In occasione di Roma Feyenoord dello scorso aprile, prima di quella partita, tra l’altro, la Roma non aveva mai vinto una partita diretta dall’arbitro inglese.