Concorsi pubblici, in arrivo 2.340 nuovi posti al ministero della Giustizia, insieme ad altre novità quali il salto di carriera per i nuovi dirigenti della Pubblica amministrazione – in particolare per i ministeri dell’Economia e delle Finanze e per le agenzie fiscali – le assunzioni degli idonei con l’abolizione del tetto del 20 per cento nei concorsi fino a 20 posti, oltre alle selezioni del personale in ambito sanitario, scolastico ed educativo.
Sono queste alcune delle nuove norme in arrivo con l’ennesimo decreto sulla Pubblica amministrazione, l'”Omnibus” di metà giugno scorso. In particolare, avranno modo di partecipare ai corsi-concorsi (e, dunque, di fare scuola per formarsi) i nuovi ispettori e dirigenti del Fisco.
Concorsi pubblici: in arrivo 2.340 posti al ministero Giustizia
In arrivo nuove assunzioni da concorsi pubblici per 2.340 posto al ministero della Giustizia. Le selezioni riguarderanno gli uffici giudiziari e i posti sono contenuti nel nuovo decreto bis della Pubblica amministrazione. Il decreto legge 75 del 2023, infatti, nella giornata di ieri ha visto l’approvazione di alcuni emendamenti nelle Commissioni Affari costituzionali e del Lavoro alla Camera dei Deputati. Il provvedimento è l’Omnibus, di oltre un mese fa, che ha previsto, tra le varie materie, anche nuove assunzioni presso i ministeri e la soppressione dell’Anpal, oltre alla stretta sulle plusvalenze delle società calcistiche.
Quello dei 2.340 posti al ministero della Giustizia è un correttivo al decreto legge 75, mentre per i magistrati onorari è prevista l’iscrizione all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria).
Scuola Pubblica amministrazione, nuovi corsi per formare i dirigenti
Nuove possibilità sono previste per chi aspiri a ruoli dirigenziali e per i già dipendenti della Pubblica amministrazione, in particolare al ministero dell’Economia e delle Finanze e alle agenzie fiscali. Dal 2024, infatti, la Scuola superiore dell’amministrazione dovrà far partire almeno quindici corsi specialistici al fine di abilitare gli interessati alla nuova riforma del Fisco e alla selezione dei dirigenti e degli ispettori dell’Agenzia delle entrate. Si tratterà, dunque, di formare nuovo personale alla lotta all’evasione e a colmare le lacune di organico (in particolare di dirigenti) nelle amministrazioni finanziarie.
Inoltre, chi già lavora nella Pubblica amministrazione avrà la possibilità di un salto di carriera garantito da una riserva di posti del 20 per cento dei concorsi pubblici per dirigenti. Il numero dei posti da mettere a bando sarà determinato da un provvedimento pubblico da emanarsi a cura del ministero dell’Economia e delle Finanze, per programmare il personale in entrata sia al Mef che alle agenzie fiscali.
Concorsi pubblici giustizia, questione idonei: le novità in arrivo
Conferme dal decreto Pa bis arrivano anche per l’abbattimento del tetto del 20 per cento degli idonei ai concorsi pubblici. La norma riguarda le procedure di assunzione nelle Regioni e negli enti locali e consente di cancellare il tetto per i concorsi fino a 20 posti messi a bando. Inoltre, lo stesso tetto verrà eliminato per i concorsi che riguardino la selezione di personale negli ambiti sanitari, educativi, scolastici. Sono incluse anche le procedure di concorsi nei servizi educativi e scolastici che siano gestiti direttamente dai Comuni o dalle unioni di Comuni e dei ricercatori.
Nella versione definitiva dell’emendamento, presentato da Roberto Pella, deputato di Forza Italia e Vicepresidente vicario di Anci, risultano esclusi dal tetto del 20 per cento anche tutti i Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti. Tra le altre misure incluse nel provvedimento in arrivo, rientrano anche la norma salva presidi della fine dello scorso anno (decreto legge numero 198) che prevede l’immissione in ruolo definitiva agli interessati.