Gli appelli degli isolani non sono serviti, l’isola di Ventotene resta ancora senza acqua. In questa estate torrida, ad oggi 27 luglio, l’isola vive con i rubinetti inariditi a singhiozzo.

Ventotene senz’acqua potabile

Negli ultimi tre giorni l’acqua è stata disponibile solo per alcuni privati che hanno la possibilità di costruire delle piccole cisterne, ma nelle zone del porto l’acqua non c’è. Si è arrivati agli sgoccioli raccontano tanti albergatori. La nave cisterna, che il 26 luglio non è potuta ripartire per il meteo, è arrivata solo questa notte. Acqualatina (gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n.4 – Lazio Meridionale) ha già comunicato che si tornerà alla normalità nel pomeriggio di oggi 27 luglio. 

“Ne servirebbero 3 ogni due giorni, non una al giorno come ha programmato Acquelatina”, ci tiene a specificare il sindaco Carmine Caputo, raggiunto al telefono da TAG24, nonostante quella arrivata oggi sia la più grande nave cisterna a disposizione della società laziale.   

Il problema è cronico e solo in questa stagione si è manifestato più e più volte, almeno una decina, ribadiscono i cittadini e gli esercenti del porticciolo romano, ormai stanchi e pronti a protestare pubblicamente nei confronti della società a partecipazione pubblica. 

“I problemi sono cominciati già 5 anni fa –spiega Caputo-. In attesa del dissalatore, ne hanno realizzato uno piccolo e provvisorio che doveva durare al massimo tre anni. Non era una questione di contratti, ma era la sua autonomia di funzione. Negli ultimi 5 anni l’amministrazione precedente ha osteggiato la costruzione facendo guerra a Acqualatina con tre sentenze al consiglio di stato vinte dalla società che gestisce la rete idrica. Il desalinificatore è diventato quasi definitivo ma è scoppiato perché non poteva sostenere i ritmi per cui non è stato costruito”. 

Una questione di programmazione, specifica il sindaco. Un incredibile fraintendimento o una sottovalutazione da parte della società delle acque? E’ quello che si chiedono i turisti che adorano venire su questo scoglio meraviglioso. Il disservizio e il disagio sono stati evidenti in questi giorni. 

Le navi cisterna non bastano

“Ho precisato alla società idrica che le navi cisterne messe a disposizione non bastavano ai bisogni dell’isola. Loro si basavano su dei numeri che secondo me erano sbagliati. Asserivano che una nave al giorno bastasse per l’intera isola”, spiega Caputo.

La profezia del sindaco si è verificata già durante il ponte del 2 giugno, prove generali di apertura della stagione. “Ho cinque lettere – continua il sindaco – scritte ad Acqualatina. Diffidandoli, dicevo che ci volevano almeno tre navi ogni due giorni in modo da avere una riserva d’acqua per le giornate come queste, dove il mare agitato non permette l’arrivo della nave e noi restiamo senza acqua. Con i loro programmi siamo in apnea appena attracca qualche barca o qualche centinaio di turisti in più entriamo subito in crisi”. 

Se d’inverno sull’isola ci sono tra i 200 e i 300 residenti, in estate Ventotene diventa il perfetto esempio di overtourism: con un picco di 5000 presenze contemporanee. Ventotene è il rifugio ideale per la vela e le barche da diporto, perché è anche area marina protetta oltre ad essere un gioiellino dove passare alcuni giorni di vera quiete.

“Non possiamo dare l’acqua per l’approvvigionamento delle barche e questo non ci fa una buona pubblicità. Non possiamo fare il nostro lavoro”, specifica chi vive nel porto vecchio, dove prendere un caffè espresso è pressoché impossibile in questi giorni. 

Lo stesso sindaco Caputo ci assicura che le cose si stanno muovendo, perché da lunedì prossimo, 31 luglio, il vecchio dissalatore verrà sostituito con uno nuovo provvisorio nella stessa zona del porto. “Da Acqualatina mi hanno detto che ci vorrà un giorno per montarlo e due per fare le prove poi entrerà in funzione”.

Solo tre giorni per riportare una provvisoria normalità sull’isola, che aspetta da anni che si mandi a regime la costruzione del definitivo. “Sono contento che anche chi si doveva convincere si è convinto – specifica il sindaco -. I lavori del dissalatore permanente sono fermi anche per verifiche archeologiche. Interverremo anche con i fondi del Pnrr per rimodernare tutto il sistema idrico nel rispetto del programma isola Verde”.

Una buona notizia per i tanti turisti e soprattutto per gli isolani, che hanno quasi perso la pazienza di fronte ad una situazione che ha comportato anche danni economici e d’immagine non indifferenti. 

Ventotene non è certo l’isola glamour del Tirreno e forse neanche vorrebbe esserlo, perché ha un’anima ribelle che la sostiene e la rende perno di una visione d’Europa pura, forse oramai persa nella retorica. 

Gli isolani vogliono semplicemente quell’autonomia che la tecnologia moderna, se bene applicata, garantisce a tante realtà simili in giro per i mari del mondo. Noi restiamo qui sulla terraferma a monitorare, in attesa di poter contattare anche Acqualatina per approfondire la situazione.