Alla luce dei recenti avvenimenti che in questi giorni stanno sconvolgendo l’Italia (e non solo), gli esperti riportano al centro dell’attenzione il tema del cambiamento climatico: ecco la lettera aperta di 100 scienziati pubblicata oggi, giovedì 27 luglio 2023, e indirizzata a tutti i media italiani. Tra i firmatari del documento ci sono professori che conosciamo bene come il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi o il meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli.

Cambiamento climatico: lettera aperta di 100 scienziati ai media

La lettera aperta firmata dai 100 esperti e mandata ai vari media italiani contiene un caloroso invito a parlare del cambiamento climatico, delle sue cause e delle sue possibili soluzioni. Oltre a Giorgio Parisi e Luca Mercalli, il testo riporta anche le firme di altri scienziati molto importanti nel nostro Paese (e non solo). Giusto per fare qualche nome citiamo Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Stefano Caserini, Enrico Giovannini, Telmo Pievani.

Essi, in coro, spingono i media italiani a fornire informazioni precise e dettagliate sulla crisi climatica a tutti i cittadini. Secondo gli esperti è possibile, ora come ora, costruire un futuro migliore. Per farlo però bisogna essere pienamente coscienti della crisi che stiamo affrontando e delle sue tragiche conseguenze.

Dunque, la missiva dei 100 esperti inizia così:

Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico e delle sue soluzioni. Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore.

Il paragone con il Covid-19

Un altro importante punto che sta a cuore agli scienziati è il fatto che non si debba parlare continuamente di “maltempo”, bensì di cambiamento climatico. Ciò che stiamo vedendo con i nostri occhi oggi, dai violenti nubifragi in Lombardia fino agli incendi che stanno devastando il Sud Italia, non è altro che una delle tragiche conseguenze del climate change.

Gli scienziati firmatari continuano affermando che i media italiani spesso, quando parlano della crisi climatica in corso, non spiegano le cause né le soluzioni. Nella lettera si legge ancora:

I media italiani parlano ancora troppo spesso di “maltempo” invece che di cambiamento climatico. Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virus SARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini.

Eppure, come si legge nell’ultimo report sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, le cause principali del cambiamento climatico sono note a tutti.

Nel suo ultimo rapporto il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (Ipcc) è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili.

E, altrettanto chiaramente, il rapporto spiega quali possono essere le soluzioni prioritarie. Ovvero

la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili.

L’appello degli scienziati contro il cambiamento climatico

Secondo gli esperti, non spiegare ciò che porta alla crisi climatica né le strade da intraprendere è dannoso non solo per il pianeta Terra, ma anche per i suoi abitanti. In questo modo infatti, spiegano gli scienziati firmatari della missiva, la mancanza di informazioni si traduce in un aumento di rischi che tocca proprio tutti gli esseri umani.

L’appello prosegue così:

Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro Pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, traducendosi in un aumento dei rischi per le nostre famiglie e le nostre comunità, specialmente quelle più svantaggiate.

Infine, gli esperti concludono il documento invitando i giornali, le radio, il web e i social ad affrontare l’argomento a 360 gradi.

Per queste ragioni invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro.