Sono molti i temi toccati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio, tutti argomenti che coinvolgono la più stringente attualità, a partire proprio da quanto sta accadendo in tutta la penisola negli ultimi giorni. Violenti nubifragi al nord, incendi senza tregua al sud: si tratta di rivolgimenti evidenti e schiaccianti del nostro habitat mediterraneo, imputabili – secondo molti esperti – ai cambiamenti climatici.

Su questo punto dunque parte il discorso di Mattarella al Quirinale, che accende subito i riflettori su quanto fino a qui si è fatto per contrastare il riscaldamento globale. «Siamo in ritardo» è il commento del Presidente della Repubblica, secondo il quale la strada verso un abbattimento delle temperature è ancora molta.

Dobbiamo operare per creare strumenti nuovi che consentano di prevenire e attenuare i fenomeni che stiamo vivendo. Serve la solidarietà, che ci tiene insieme, per interventi tempestivi per sostenere i danni subiti e ricostruire.

Ha detto la prima carica dello Stato, osservando con occhio critico il nostro presente e traendone i necessari insegnamenti per il futuro.

Mattarella alla cerimonia del Ventaglio: “Soluzioni condivise per i migranti. Sul Pnrr invito tutti a mettersi alla stanga”

Oltre al cambiamento climatico, c’è un’altra grande sfida, spesso strettamente collegata agli eventi estremi che stiamo cominciando a provare sulla nostra pelle anche noi, che il mondo deve affrontare: la migrazione. Sempre più persone sono costrette ad abbandonare le proprie case per guerra, fame, persecuzioni e ora anche per territori resi ormai invivibili.

Mattarella auspica che queste persone non vengano lasciate sole nella loro traversata disperata verso un futuro migliore e ricorda le immagini tragiche di morti in mare o nel deserto a cui ci hanno purtroppo abituati i telegiornali:

L’informazione ci ha consegnato di recente immagini di migranti tragicamente morti nel deserto o in mare. Sono immagini che feriscono le nostre coscienze. Non è pensabile che nell’animo umano ci sia un tale cinismo.

Poi, Mattarella volta decisamente pagina per rivolgersi con decisione alle questioni economiche che interessano specificatamente il nostro Paese. In primo piano non può che esserci il Pnrr, un Piano che il Capo dello Stato spera di poter veder attivato pienamente con il supporto e il lavoro congiunto di tutti:

Sul Pnrr invito tutti a mettersi alla stanga, per usare un’altra volta espressione degasperiana. Dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l’Italia e non esserne estranei, per arrecare apporti costruttivi.

Mattarella sulla Magistratura: “Non si confondano i ruoli”

Prima di avviarsi alla conclusione del suo intervento, Sergio Mattarella dedica qualche minuti al tema dalla Magistratura, tornato prepotentemente alla ribalta dopo alcuni scandali giudiziari che hanno interessato i membri del Governo.

I ruoli non vanno confusi anche a tutela dell’ambito in cui si è titolari, nella logica della collaborazione istituzionale. Più volte è stata ricordata l’esigenza ineludibile che i vari organismi istituzionali rispettino i loro confini. La Magistratura deve essere chiamata in piena autonomia e indipendenza secondo le norme di legge, tenendo conto che le leggi le delibera il Parlamento. Allo stesso modo va garantito il ruolo della magistratura nel giudicare.

Infine, l’inquilino del Quirinale ha parlato dell’informazione, una vera e propria istituzione che rende liberi i cittadini, baluardo imprescindibile per un’effettiva indipendenza di pensiero:

Il tema dell’informazione è legato alla libertà, la democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione. All’informazione libera e indipendente che ogni giorno in ogni luogo illumina le zone d’ombra, le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima, perché l’informazione libera e indipendente è l’antidoto alla disinformazione.