La controffensiva ucraina nella guerra contro la Russia ha avuto il via un paio di mesi fa, ma adesso dovrebbe arrivare al culmine: ne sono convinte alcune fonti del Pentagono citate dal New York Times.

Secondo il quotidiano Usa, migliaia di rinforzi sono in arrivo sul campo di battaglia. Si tratta di soldati rimasti finora in secondo piano, molti dei quali godono di un addestramento e di un equipaggiamento dell’Occidente.

Nel frattempo, le forze di difesa ucraine continuano a respingere gli attacchi provenienti da Mosca. Nella notte di oggi, giovedì 27 luglio, otto droni d’attacco Shahed-136/131 sono stati distrutti. Lo riporta su Telegram l’aeronautica ucraina, citata da Ukrinform.

Nella notte del 27 luglio 2023, la Russia ha attaccato da sud-est con UAV e missili da crociera. In totale, sono stati registrati due lanci del sistema missilistico Kalibr da un sottomarino nel Mar Nero e otto droni kamikaze iraniani Shahed-136/131 dalla direzione di Primorsko-Akhtarsk.

Oltre all’attacco aereo notturno, le autorità parlano di 49 attacchi missilistici, 37 aerei e più di 63 attacchi con lanciarazzi multipli da parte degli invasori russi nel corso della giornata.

Guerra, il Pentagono punta sulla controffensiva ucraina. Zelensky: “La Russia perderà”

A proposito dei missili abbattuti dalla difesa aerea, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato i suoi soldati.

Ringrazio tutti coloro che proteggono il cielo ucraino. E lavoriamo ogni giorno per garantire che i nostri soldati abbiano sempre più opportunità di proteggere l’Ucraina, le nostre città e la nostra gente. Oggi non fa eccezione.

Tornando sulla controffensiva, il capo dello Stato dell’Ucraina sottolinea come il Paese invaso punti a reintegrare rapidamente la Crimea nel proprio territorio.

Ho tenuto diverse riunioni importanti sulla preparazione di eventi internazionali ad agosto, tra cui la Piattaforma di Crimea. Stiamo anche preparando un elenco di misure di disoccupazione per la Crimea. Passi completi: sicurezza, economia e sociale. Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell’Ucraina.

Zelensky ha invitato “gli occupanti russi” a considerare l’ipotesi “di tornare a casa mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo”. Le sue parole sono state riprese da Ukrinform.

La Russia perderà questa guerra e nessun missile la salverà.