Una tentata rapina al Sindaco Stefano Bandecchi, ma tutto è andato bene. Ma che paura e che spavento. A raccontarla è proprio il Sindaco di Terni Stefano Bandecchi il giorno dopo il fattaccio, prima via social e dopo a Tag24: “Non è stata una cosa piacevole, vederti puntare una pistola in faccia, in pieno volta resti un secondo così, ma poi l’ho guardato e non ho fatto nulla di ciò che mi chiedeva”.

Sangue freddo e cuore a mille, quello di Stefano Bandecchi che racconta il brutto episodio: “Stavo rientrando a casa e a un certo punto mentre ero fermo ad un semaforo in zona Eur, mi si affianca un tizio in motorino, mi dà due botte sul vetro, prima con la mano credo e poi direttamente con la pistola e me la punta in faccia”.

Tentata rapina al Sindaco Bandecchi: “Ho pensato fosse arrivata la mia ora”

Tutto all’improvviso, tutto in un istante. Tutto accelerato, ma anche un sangue freddo che non è facile avere. Per Stefano Bandecchi, che ha il porto d’armi, è stato un momento, un attimo e poi la calma e il ragionamento a sangue freddo: “Lì per lì ho pensato: ‘Oddio, è arrivata la mia ora. Invece l’imbecille voleva solo rubare il mio orologio, ed è allucinante vedere a che punto siamo arrivati, ad ogni modo a me non sembrava giusto, non ho avuto paura, mi sono ripreso e mi è venuto di mandarlo a quel paese, lui credo non si aspettasse la mia reazione in quel modo e me ne sono andato“.

Nemmeno il timore che potesse inseguirlo: “L’orologio è ancora con me sul mio polso, lui sicuramente ha ancora la pistola. Me ne sono andato, ma lui ha preso un’altra strada, anche perché non credo avesse voglia di seguirmi, avrebbe rischiato, io con la macchina e lui con la moto“.

Il Sindaco Stefano Bandecchi ha avuto la fortuna di poterla raccontare, ma al tempo stesso non ha avuto paura se non per qualche secondo: “Vorrei dire alle persone di stare attenti perché questo mondo è pieno di cretini. E poi la conclusione: “Non è bello vedersi puntare una pistola contro, è sicuramente un colpo al cuore, a me è andata bene, anche se penso allo spavento che potrebbe provare chi non ha la mia capacità di reazione, ma credo, per come mi conosco, che è andata bene anche a lui, chissà qual è il poveraccio che è andato a rapinare, anche se spero che non l’abbia fatto a nessuno”.