Bonus assunzioni 2023 donne svantaggiate e giovani under 36, ecco quanto lo sconto contributivo raddoppia, ovvero i datori di lavoro e le imprese possono beneficiare del doppio incentivo per le immissioni a lavoro. Il caso può essere, ad esempio, quello di una lavoratrice svantaggiata di 33 anni, assunta a inizio dello scorso mese di giugno con un contratto a tempo determinato della durata di un anno, con fruizione dell’agevolazione sui contributi del 100 per cento come previsto dalla legge di Bilancio di quest’anno (Legge 197 del 2022).

Con la trasformazione del contratto a tempo determinato di un anno in un contratto a tempo indeterminato entro la fine di quest’anno, il datore di lavoro potrebbe beneficiare anche del bonus assunzioni riservato ai giovani under 36, con sconto dei contributi pari al 100% e per un periodo ulteriore di 36 mesi. Ecco ciò che prevedono le norme e i chiarimenti dell’Inps.

Bonus assunzioni 2023 donne svantaggiate e giovani under 36: cosa sono?

Per l’anno in corso, l’ultima legge di Bilancio (legge 197 del 2022) ha previsto un bonus assunzioni di lavoratrici svantaggiate valido fino al 31 dicembre 2023 che consente di azzerare i contributi previdenziali. Tale agevolazione, volta a incentivare l’occupazione delle donne, può essere agganciata dal datore di lavoro per un periodo di 12 mesi nel caso in cui stipuli con la lavoratrice un contratto di lavoro a tempo determinato, e di 18 mesi nel caso di contratto a tempo indeterminato o trasformazione in quest’ultimo da contratto a termine. Il bonus per le assunzioni delle donne era già contenuto nella legge numero 92 del 2012 e nella legge di Bilancio del 2021 (comma 16, dell’articolo 1, della legge 178 del 2020).

Bonus assunzioni 2023, chi può richiederli?

La stessa legge di Bilancio 2023 estende fino al prossimo 31 dicembre anche l’altro bonus assunzioni, quello relativo ai giovani under 36 (per immissioni di lavoratori entro i 35 anni e 364 giorni), purché mai occupati con contratto a tempo indeterminato. Anche in questo caso vige l’azzeramento dei contributi previdenziali per un periodo di 36 mesi (entro gli 8.000 euro di contributi all’anno). Il periodo di fruizione del bonus assunzioni può essere elevato a 48 mesi nel caso in cui l’azienda che effettua l’assunzioni abbia sede o unità produttiva in una regione del Sud Italia (Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Abruzzo).

Incentivi immissione a lavoro, si possono richiedere insieme?

Nonostante l’Istituto di previdenza evidenzi che i bonus assunzioni relativi agli sconti contributivi non possano essere cumulati con altri esoneri per il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, nel caso che abbiamo trattato l’azienda datrice di lavoro può beneficiare di entrambi gli incentivi alle immissioni a lavoro.

Infatti, fino al 31 dicembre 2023, l’azienda può utilizzare il bonus per le assunzioni di donne svantaggiate con contratto a tempo determinato, prima di procedere con la trasformazione di questo rapporto di lavoro con un contratto a tempo indeterminato.

In questo modo, l’azienda allunga il periodo di fruizione del bonus assunzioni fino a 36 mesi (48 mesi nel caso in cui si trovi in una regione del Sud Italia). Maggiori dettagli su questa casistica sono stati forniti dall’Inps con i chiarimenti contenuti nella circolare numero 57 del 22 giugno 2023.