A Roma, un giovane operatore di un set cinematografico è stato assalito da uno sciame d’api.

Le sue intenzioni erano quelle di mettere in sicurezza la troupe rimuovendo i due alveari scovati sotto il cornicione di una scenografia quando le api lo hanno assalito e il giovane della produzione, che è anche un apicoltore, è finito all’ospedale in condizioni serie.

L’episodio è accaduto nella mattinata di ieri, Martedì 25 Luglio 2023, presso il centro di produzione “Videa Studios”, a poche centinaia di metri dagli studi Rai di Saxa Rubra. 

Le riprese del film dovevano iniziare a breve, ma la situazione era diventata insostenibile a causa degli insetti e anche molto pericolosa. Le api avevano infatti trovato dimora sotto il cornicione del set e il giovane della produzione ha deciso così di intervenire per rimuovere gli alveari.

Munito di casco è salito a bordo dell’elevatore, ma qualcosa è andato storto. Le api sono riuscite a infilarsi sotto alla protezione e lo hanno punto più volte.

“Un centinaio le punture”, come raccontano alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. 

Il giovane, capita la difficoltà nel gestire la situazione ha subito chiesto aiuto mentre gli insetti continuavano a pungerlo. In suo soccorso sono arrivate altre persone, anche loro punte dagli insetti.

Poco dopo sono intervenuti i soccorsi del 118 e il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Sant’Andrea dove è ancora ricoverato in condizioni serie.

Roma giovane assalito da sciame d’api: l’intervento dell’esperto

Successivamente a rimuovere i due alveari è intervenuto l’esperto zoofilo Andrea Lunerti, che ha poi postato tutto sui suoi profili social dove ha scritto:

“Non sono insetti dal carattere facile e quando si spaventano diventano veramente pericolosi, è necessario conoscerli a fondo, rispettarli e soprattutto accettare il confronto fatto di sudore, pungiglioni e sofferenze ma anche di grandi soddisfazioni”.

Lunerti dopo diverse ore di lavoro è riuscito a rimuovere tutte le api. La maggior parte degli insetti sono stati recuperati e si trovano ora nella loro nuova casa, all’interno del Rifugio del Lupo a Morlupo a Roma mentre per alcuni di loro è stato necessario neutralizzarli. E parte della scenografia è stata danneggiata nel tentativo da parte del giovane di liberarsi dalle api. 

L’esperto sottolinea inoltre che:

“Bisogna fare attenzione a non sottovalutare la forza degli animali. Le api sono molto aggressive, se infastidite. Gli insetti, mettono in atto un sistema di difesa naturale utilizzato con altre specie già pericolose per l’uomo. Non arretrano facilmente. Quindi non bisogna confidare sul caso, ma sulla preparazione e sulla tecnica. Perché le api sono in grado di uccidere: l’impulsività può comportare conseguenze gravi per l’essere umano”. 

Cosa fare in caso di un attacco di api

In caso di attacco massiccio da parte di questi insetti, meglio allontanarsi e trovare un riparo sicuro, possibilmente al chiuso ed ermetico. Una cosa da fare subito, è proteggersi il viso, in particolare naso bocca e occhi senza agitarsi troppo. Quindi non bisogna perdere la calma evitando anche di trovare riparo nell’acqua, sia essa di fiume, di una fontana o di un lago.

Quando si viene punti, però, bisogna cercare subito di grattar via il pungiglione con le unghie. Questo passaggio è molto importante poiché questo è attaccato ad una minuscola sacca di veleno che ha un odore unico e rilascia “feromoni” che mettono in allarme le api che sono nell’alveare in quanto segnala una situazione di pericolo, attirandole.

Rimuovere subito i pungiglioni infatti ridurrà anche la reazione del corpo alle punture perché ridurrà la quantità di veleno che filtra attraverso la pelle.

Bisogna poi evitare di pizzicare la pelle durante la rimozione del pungiglione, perché così facendo si può rischiare di spremere ulteriormente il sacco e far sì che rilasci ulteriore veleno.

Nel caso andrebbero anche usati prodotti per evitare l’anafilassi, per i soggetti allergici, oppure fare degli impacchi freddi o usare creme contro il gonfiore.

In casi estremi, se tutto ciò non dovesse funzionare e il gonfiore delle parti del corpo che sono state punte dovesse permanere o aumentare, è meglio rivolgersi ad un Pronto soccorso.