Ennesimo atto di aggressione a Milano: un uomo di 50 anni è stato prima aggredito verbalmente e poi accoltellato da un gruppo di persone mentre passeggiava insieme al suo cane e alla figlia appena 14enne.

L’aggressione è avvenuta attorno a mezzanotte nei pressi dell’area verde di parco Trenno.

Aggressione a Milano: un uomo di 50 anni è stato accoltellato da 3 persone con il passamontagna

Il 50enne residente nella zona stava tranquillamente passeggiando attorno a parco Trenno con la giovane figlia e il suo cane quando un gruppo di tre uomini, tutti con i volti coperti da passamontagna, è sbucato fuori dal nulla e ha cominciato a minacciarlo e ad insultarlo.

I malviventi sono presto passati dalle parole ai fatti: i tre hanno assestato 4 pugnalate all’uomo in pieno torace, mentre è rimasta fortunatamente illesa la figlia 14enne.

L’uomo è stato immediatamente trasportato in ospedale con il codice rosso e medicato per le profonde ferite inferte dagli aggressori. Il 50enne si trova ora sotto osservazione, ma non sarebbe in pericolo di vita. La Polizia di Stato ha proceduto a prendere in carico il caso.

Aggressioni a Milano: a che punto siamo?

Il capoluogo lombardo è famoso in tutta Italia per la moda, per le sue architetture, per l’economia e, suo malgrado, anche per la criminalità. Le aggressioni come quella avvenuta a parco Trenno, insieme a rapine e stupri, sono purtroppo frequenti a Milano, nonostante l’impegno delle autorità.

Nel 2021, un’indagine del Sole 24 Ore aveva riservato proprio a Milano il primo posto nella classifica per l’indice di criminalità, con il numero di 5.985 reati denunciati ogni 100mila abitanti, per un totale di 193.749 esposti.

Si sa che il numero di reati denunciati non equivale sempre all’effettiva condizione di sicurezza o insicurezza di cui gode una città, dal momento che potrebbe denotare anche una minore o maggiore fiducia nei confronti delle autorità. È pur vero però che tale situazione non fa che aumentare la percezione di pericolosità dei cittadini milanesi, che continuano a vivere la città come un luogo non sicuro. Questo il tema che, a luglio, aveva affrontato anche Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano e vicepresidente di Confesercenti Lombardia, in un’esclusiva.