Morgan contro Amadeus: ancora una volta il cantante ha deciso di dire la sua sul conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo. Ricordiamo che qualche mese fa c’era chi aveva ipotizzato un “colpo di Stato” e quindi un subentro improvviso proprio di Morgan alla direzione artistica della prossima edizione della kermesse canora di mamma Rai. Indiscrezioni poi smentite categoricamente, in quanto il popolare conduttore era già a lavoro sulla 74esima edizione che andrà in scena dalla città dei fiori dal 6 al 10 febbraio 2024.

Aveva dichiarato lo stesso Morgan in una intervista esclusiva a Tag24 (leggi di più: Morgan a Sanremo 2024? Il cantante specifica: “Non l’ho mai chiesto, ma datemi un palco e faccio vedere cosa so fare” | VIDEO):

Il conduttore fa una cosa, poi il direttore artistico dovrebbe essere un’altra figura. Affidare una produzione da 20 milioni a me o a un non me non vuol dire darmi tutti questi soldi, vuol dire far parte di una struttura complessa. Io a Sanremo mi occuperei della mia competenza senza strabordare, non capisco perché c’è tutto questo clamore. Io se dovessi affidare qualcosa a me stesso lo farei nella musica, voglio sempre essere messo alla prova e non pretendo nulla. Io post tendo al massimo, Stramorgan è una dimostrazione per me ma anche per tutti gli altri. Il tema di Sanremo è musica più televisione, non solo una o l’altra e io la conosco questa materia.

Morgan contro Amadeus: le dichiarazioni

In una recente intervista a MowMag Morgan, chiamato in causa per commentare la diatriba tra Paolo Meneguzzi e J-Ax, ha parlato anche di Amadeus:

Perché il sistema va avanti imperterrito come uno schiacciasassi e il sistema italiano sfrutta proprio il fatto che il popolo sia totalmente privo di capacità di emergere e di reagire ai soprusi. Il popolo italiano è veramente un popolo bue per eccellenza, composto da pecoroni. Come su Amadeus direttore artistico di Sanremo, sono l’unico che lo contesta, ma in realtà è un fenomeno che ha devastato culturalmente l’Italia da un punto di vista artistico e di qualità della canzone e continua a farlo, ma rimangono tutti zitti.

Paolo Meneguzzi e J-Ax: cos’è successo

Ricordiamo che tutto è cominciato da una dichiarazione rilasciata da Paolo Meneguzzi in una intervista sempre a MowMag, in cui il cantautore ha criticato duramente la hit “Disco Paradise” di Fedez, Annalisa e Articolo 31:

L’ estate pop 2023 è deprimente. Il medium pop mi pare svilito. Vedere gente tutta tatuata che va su un palco a cantare la Disco paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette. Il pop dev’essere anche visionario, evoluto, curato ai massimi livelli.

La replica di J-Ax non si è fatta attendere:

Eh, sei sicuro che TU, vuoi parlare di marchette? Comunque ciao, io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano Ferro. […] Non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al “pubblico che oggi non capisce più un c…o”. A tutti capita di fare canzoni che non “connettono” col mercato, con la moda o con i gusti delle nuove generazioni. Se quando succede vi ritrovate con in mano un pugno di mosche vuol dire che non avete una fan base che vi supporta anche nei momenti in cui non siete mainstream. Significa che avete fatto musica superficiale che non è entrata nel cuore della gente ma solo nelle orecchie, per poi uscirne dopo una stagione.

Un botta e risposta che è continuato sui social e che ha visto Morgan schierarsi dalla parte di Meneguzzi:

Ha perfettamente ragione Paolo Meneguzzi, perché il pop è una forma d’arte. Noi italiani la chiamiamo “musica leggera”, ma abbiamo inventato una definizione che non c’è nel mondo, quando in realtà il concetto di “musica leggera” io lo userei per definire “il pop è scadente”. In pratica la musica leggera si può tradurre in “voglio imitare il pop esclusivamente per delle ragioni commerciali”, quindi ne imita la patina, l’esteriorità, ma non certo l’essenza artistica.

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