Recentemente, il Nord Italia, e in particolare Milano, è stato testimone di un drastico cambiamento del clima. Il deterioramento delle condizioni meteorologiche è considerato una conseguenza diretta del cambiamento climatico. Il riscaldamento globale sta provocando un aumento dei fenomeni meteorologici sub-tropicali, come il downburst e la cosiddetta supercella temporalesca, che stanno diventando sempre più frequenti in Europa e, in particolare, in Italia. Questi fenomeni meteorologici violenti hanno la capacità di causare gravi danni come abbattere alberi e spogliare i tetti, come recentemente avvenuto proprio nel capoluogo lombardo.
Supercella temporalesca e non solo: cos’è il downburst?
Un downburst, come spiegato dagli esperti meteorologi di Gea Ets, è un fenomeno meteorologico che può manifestarsi durante un temporale. È generato da una corrente discendente, conosciuta come downdraft, che è così potente da raggiungere e impattare violentemente il suolo. Il risultato è un “scoppio” che fa espandere l’aria orizzontalmente a velocità variabili, generando raffiche di vento potenti.
Il downburst differisce da un tornado in cui il movimento del vento è circolare. Può essere associato a precipitazioni come pioggia e grandine, generando un wet downburst, o può verificarsi senza precipitazioni significative, formando un dry downburst.
Cos’è una supercella temporalesca?
Il termine supercella è usato per riferirsi ai temporali che includono una rotazione delle correnti e un mesociclone, un’area di bassa pressione accompagnata da venti forti. Questi temporali rotanti, tipici delle pianure americane, stanno iniziando a manifestarsi anche in Europa, seppur non con la stessa intensità e frequenza.
Recentemente, la Pianura Padana è stata colpita da supercelle a causa degli anticicloni Cerbero e Caronte. Le condizioni meteorologiche estreme hanno causato una elevata quantità di calore e umidità, che, quando hanno incontrato l’aria fredda, hanno prodotto una supercella che ha rilasciato grandi quantità di acqua e ghiaccio.
Caratteristiche delle supercelle
Le supercelle sono caratterizzate da un’area in cui l’aria ruota in modo vorticoso, chiamata mesociclone, che può avere un diametro di diversi chilometri. Hanno un nucleo rotante che si forma intorno a una bassa pressione molto piccola rispetto a quella dei cicloni atlantici. Questa bassa pressione, chiamata pressione mesoscalare, può variare da poche centinaia di metri a 1-2 chilometri di diametro.
Le supercelle presentano un flusso di aria calda ascendente, chiamato updraft, che forma nubi che arrivano alla stratosfera. Successivamente, interviene il downdraft, la corrente fredda che discende verso il suolo. Questa combinazione di updraft e downdraft differisce da quella dei normali temporali multicella.
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Come il riscaldamento globale influenza la formazione delle supercelle
Il riscaldamento globale ha un impatto significativo sulla formazione delle supercelle. Il fisico del clima del Cnr, Antonello Pasini, ha affermato al Messaggero che l’aumento della temperatura media e dei fenomeni estremi sono due aspetti del cambiamento climatico nel Mediterraneo. Il riscaldamento globale sta causando l’espansione della circolazione equatoriale e tropicale verso il nord, permettendo all’anticiclone africano di coprire spesso l’intero Mediterraneo.
Il contrasto termico può quindi generare nubi temporalesche molto grandi, grappoli di grandine e correnti discendenti molto forti. Queste ultime, una volta raggiunto il suolo, si trasformano in correnti orizzontali potenti che possono abbattere alberi o sventrare case. Alcune di queste celle temporalesche possono evolvere in supercelle, che iniziano a vorticarsi, generando eventi più estremi, che possono sfociare in tornado, che ricordiamo essere sinonimo di trombe d’aria, dalle quali non differiscono quindi per caratteristiche.
Cosa ci attende in futuro?
Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) prevede che il cambiamento climatico continuerà a intensificare le condizioni meteorologiche estreme nel futuro prossimo. In particolare, le regioni come il Nord Italia potrebbero essere soggette a eventi meteorologici sempre più violenti, tra cui temporali, grandinate, downburst e supercelle. Gli esperti avvertono che questi fenomeni potrebbero diventare più frequenti e intensi nel tempo.