In Ecuador, una sanguinosa rivolta in carcere a Guayaquil, in corso da sabato, ha causato 31 morti e 14 feriti. Lo ha affermato il governo. Le rivolte mettono l’una contro l’altra bande legate ai trafficanti di droga in un Paese che è un attore chiave nel traffico di cocaina sudamericano.
Secondo le stime ufficiali, le carceri sovraffollate del Paese ospitano circa 35.000 detenuti tra cui molti membri di bande legate alla droga. Nel 2021 l’Ecuador ha sequestrato un record di 210 tonnellate di stupefacenti, principalmente cocaina.
Ecuador rivolta in carcere: il governo dichiara lo stato d’emergenza
Il raid è avvenuto quando il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, in vigore in tutte le carceri, per 60 giorni dopo l’ultima di una serie di sanguinose rivolte che hanno causato almeno 420 vittime nelle carceri ecuadoriane dal 2021, molte delle vittime decapitate o bruciate vive.
Militari e polizia erano entrati nella prigione questa mattina per ristabilire l’ordine e cercare armi, munizioni, esplosivi e altri oggetti illegali usati nelle battaglie in corso.
In ostaggio 96 guardie carcerarie
Come riportano le agenzie, nel Paese sudamericano i prigionieri di altre 13 carceri ieri hanno dichiarato uno sciopero della fame e tengono in ostaggio 96 guardie carcerarie per chiedere migliori condizioni sanitarie e cibo.