E’ il giorno dell’autopsia per stabilire la causa della morte di Andrea Purgatori, che verrà effettuata alle ore 16, alla presenza dei consulenti delle parti (la famiglia, rappresentata dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni, e i due medici indagati, assistiti dal legale Fabio Lattanzi). L’esame sarà confrontato con la Tac effettuata ieri, i cui risultati sono stati finora tenuti segreti.
Andrea Purgatori, autopsia per chiarire la causa della morte
L’esame autoptico sarà dirimente, dopo che ieri i tre periti incaricati dalla Procura hanno sottoposto le spoglie di Purgatori ad un’indagine di tomografia computerizzata (Tac). Già quest’analisi è stata importante per chiarire se la patologia del giornalista sia stata di origine oncologica o di origine infettiva. Tuttavia, al momento il risultato della Tac è stato secretato, in attesa di essere confrontato con quello dell’autopsia.
La posizione dei medici indagati
I risultati dell’autopsia e dalla tac saranno dirimenti anche per quanto riguarda l’inchiesta aperta dalla Procura per omicidio colposo nei confronti dei due medici Gianfranco Gualdi, responsabile della radiologia della clinica Pio XI, e Claudio di Biasi, membro della sua equipe. Gualdi aveva formulato una diagnosi di tumore al polmone con metastasi diffuse agli organi vicini al cervello. Diagnosi che era stata smentita da un altro luminare della radiologia, Alessandro Bozzao, secondo cui nel cervello non c’erano metastasi, bensì un’ischemia.
Mentre la famiglia chiede di far luce sui fattori hanno causato la morte di Purgatori, cresce via via tra i medici il disappunto per la discordanza di diagnosi. E il pomo della discordia, sono le metastasi delle meningi, le tre membrane che avvolgono e proteggono il cervello (aracnoide, pia madre e dura madre): per Gualdi ci sono, eccome; per Bozzao, invece, non ci sono e non ci sarebbero mai state.