Il Movimento Cinque Stelle ha depositato in Senato la mozione di sfiducia verso la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Incompatibile col ruolo” scrivono i pentastellati.

Santanchè, depositata in Senato la mozione di sfiducia del M5s

L’informativa non aveva soddisfatto le opposizioni. Il M5s aveva annunciato fin da subito che sarebbe andato avanti nella richiesta di dimissioni di Santanchè, coinvolta nel caso Visibilia. Ora dalle parole si passa ai fatti. Domani, mercoledì 26 luglio, la mozione di sfiducia arriva in Senato.

“Condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un Ministro – si legge nel documento depositato oggi – e una tendenza a considerare le regole del mercato e le regole sindacali e previdenziali come orpelli di impaccio alla libertà imprenditoriale”.

Non solo la ministra è nel mirino dei Cinquestelle che rimarcano anche la responsabilità della premier Meloni.

“L’obiettivo è che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di onorabilità per coloro cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo”.

Sul caso Santanché la maggioranza è assolutamente serena, assicura la capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.

“Domani non succederà nulla – dice la senatrice – i numeri ci saranno e la ministra godrà della fiducia di tutto il centrodestra. Piuttosto io mi interrogo sul perché siamo arrivati alla mozione di sfiducia e all’intervento del ministro in Senato. Trovo assurdo che un’aula come quella del Senato sia stata ridotta a una piazza di protesta”.

Mozione di sfiducia Santanchè: opposizioni divise

La discussione domani in Senato inizierà alle 10.00. M5s, Partito democratico e Alleanza verdi-sinistra appoggeranno in pieno la mozione presentata dai pentastellati. Il Terzo Polo ha deciso invece di non partecipare al voto perché temono che la mozione di sfiducia ottenga l’effetto opposto a quello che si propone. Cioè compattare la maggioranza.

“La mozione di sfiducia è il più grande regalo che si possa fare a questo governo”, afferma Carlo Calenda leader di Azione.