In una dichiarazione rilasciata a Tag24, il Ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani parla della proposta che Forza Italia farà riguardo il salario minimo: “Serve un salario che deve crescere e adeguarsi a quello dei contratti leader del settore di riferimento”. Gli alleati di governo, Lega e Fratelli d’Italia, lanciano le loro proposte: niente annunci ideologici, c’è bisogno di far aumentare i salari.
Per Tajani e Forza Italia non serve il salario minimo, ma aumentare i salari
In vista della proposta dell’opposizione che verrà discussa a breve, le forze di centrodestra cercano di mostrarsi unite. Forza Italia e Tajani non reputano utile, per i lavoratori italiani, l’introduzione di un salario minimo. Il partito sul proprio profilo Facebook ha mostrato quale sarà la sua proposta:
Il vicepremier e Ministro degli Esteri in una dichiarazione rilasciata a Tag24 ha ribadito questa proposta:
Si batte il tasto sulla necessità di adeguare i salari dei lavoratori ai contratti collettivi di settore, senza introdurre per decreto un salario minimo. Il vero problema sta nell’inflazione che erode il potere d’acquisto dei lavoratori italiani. Per Tajani, la proposta di Forza Italia può essere un punto di partenza per discutere seriamente (anche con Lega e Fratelli d’Italia) della questione dei salari.
L’adeguamento dei contratti collettivi porterebbe alla scomparsa di quei contratti pirata che offrono un salario misero a fronte delle ore lavorative effettivamente svolte. Nel solco della tradizione di Forza Italia, infine, Tajani punta a misure a favore delle imprese: la detassazione della tredicesima favorirebbe quel “salario ricco” che per Forza Italia renderebbe inutile il salario minimo.
Le proposte di Fratelli d’Italia e Lega sul salario minimo
Posizioni leggermente diverse quelle degli alleati di Forza Italia, cioè Fratelli d’Italia e Lega. Di fronte alla compattezza delle opposizioni che non vogliono aspettare settembre per discutere in Aula della questione, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha affermato: “Ascoltiamo le proposte dell’opposizione per rispetto, ma serve tempo per una proposta nell’interesse dei lavoratori“.
Fratelli d’Italia continua a dirsi convinta che sia la contrattazione collettiva la risposta migliore ai problemi dei lavoratori italiani. Riguardo la proposta di Forza Italia, Foti dice che “Serve una proposta che vada nell’interesse dei lavoratori e non di un manifesto politico, la maggioranza ha la stessa sensibilità sul tema che non hanno avuto i 5 Stelle in quattro anni di governo”.
Infine Andrea Crippa, vicesegretario federale della Lega, bacchetta le opposizioni riguardo le loro proposte sul salario minimo: “Per 18 mesi questo paese è stato governato dal centrosinistra, di salario minimo non hanno mai parlato. Su questo tema le opposizioni non sono credibili perché non hanno fatto niente“.
A Tag24 Crippa riconosce l’emergenza salariale che porta molte persone a guadagnare 3-4 euro l’ora e “non riesce a sopravvivere“, ma l’imposizione di un unico salario per decreto è sbagliata. Il governo deve aprire tavoli con i sindacati e i rappresentanti delle aziende. Grazie alla sua azione “molti dipendenti si troveranno a luglio 100 euro in più, che non è una panacea, ma sono comunque un inizio“. E’ necessario anche che le aziende abbiano i mezzi per pagare un salario che va deciso collettivamente.
Crippa nega che il governo voglia aspettare settembre per risolvere la questione: è molto più grave per il vicesegretario federale che M5S e PD non abbiano fatto nulla al riguardo mentre erano insieme al governo. “Se presento un emendamento nel 2013 e governo dal 2018 al 2023, in 9 anni cerco di risolvere il problema“, afferma Crippa criticando le opposizioni di sinistra.
La credibilità delle opposizioni, quindi, è nulla perché hanno usato il salario minimo come tema strumentale. Salario e imprese sono temi che la Lega, secondo Crippa, rivendica orgogliosamente di difendere fin dalla sua fondazione.