Non si placano le polemiche legate alla scelta di Frederic Vasseur di fermare Leclerc prima di Sainz, favorendo l’undercat del monegasco. Una mossa che non ha fatto per nulla felici né il pilota spagnolo né i giornalisti iberici con quest’ultimi che non hanno esitato ad attaccare la scuderia di Maranello.

L’accusa è naturalmente quella di aver deciso di favorire senza ragioni Charles Leclerc, una tesi che si basa anche sull’analisi della prima fase di gara quando Sainz su gomma rossa sembrava poter superare il monegasco. In quel momento, dai box era stato chiesto di tener congelate le posizioni a differenza di quanto accaduto sul finale, con la sosta anticipata di Leclerc che avrebbe così beffato il compagno di squadra.

In molti hanno visto un tentativo della Ferrari di farsi perdonare per il problema alla pistola che nel corso della prima sosta aveva causato un pit stop di ben oltre 7 secondi, spingendo Charles alle spalle di Sainz (e non solo). Diversa invece l’opinione di Vasseur che si è così difeso:

Era il modo migliore per proteggere il risultato del team. Considerando che Carlos è dovuto partire sulle soft e guardando all’usura delle gomme, Leclerc aveva il potenziale per finire 20 secondi davanti alla fine della gara. Vuol dire che la decisione era giusta. Prima della chiamata però, nessuno può predire se ci sarà un problema con la pistola o una penalità. È sempre facile riguardare la gara dopo la bandiera a scacchi

Formula 1, l’analisi di Vasseur oltre le polemiche su Sainz

Chiacchiere a parte, per Frederic Vasseur l’episodio che ha visto coinvolti i propri piloti è certamente secondaria perché in primis va analizzata la gara in Ungheria nella propria interezza. Alla delusione di Sainz, il team principal risponde con un racconto oggettivo della gara, sottolineando in particolare le qualifiche non particolarmente fortunate delle due Rosse:

Il weekend è stato fortemente condizionato dal sesto e undicesimo posto in qualifica. Scattando undicesimi ci siamo dovuti prendere dei rischi al via, partendo con le soft. È stata una buona scelta, ma sapevamo anche che dopo avremmo dovuto montare due set di dure ed è stato difficile. Per quanto riguarda Charles, la gara è stata migliore. Il passo c’era, ma il risultato è stato condizionato dalla penalità e dal problema con la pistola al cambio gomme, perdendo otto secondi più quelli dovuti al traffico. Avremmo potuto essere quinti. C’è la sensazione di un’opportunità persa