Dopo l’esito incerto delle elezioni in Spagna, gli indipendentisti catalani dettano le loro condizioni al leader dei Socialisti Pedro Sanchez per l’eventuale sostegno alla formazione di un nuovo governo.
Spagna, gli indipendentisti catalani di Puigdemont a Sánchez: “Rispetto per la Catalogna, sia coraggioso”
Le elezioni politiche in Spagna dello scorso 23 luglio si sono concluse con un risultato all’insegna dell’incertezza più assoluta. Nonostante la vittoria, i Popolari del Pp guidati da Alberto Núñez Feijóo non hanno, infatti, i numeri per formare una nuova maggioranza di governo e questo rimette a sorpresa in corsa il premier uscente Pedro Sánchez del Psoe.
Già all’indomani del voto, il leader socialista si diceva sicuro di riuscire a formare un nuovo governo e, nelle ultime ore, si sono intensificate le trattative per cercare di formare una coalizione capace di ottenere una solida maggioranza.
Ora, però, è proprio uno degli interlocutori del Psoe a prendere la parola, esponendo il proprio punto di vista sulla situazione attuale e, soprattutto, chiarendo le condizioni per un eventuale sostegno a Sánchez e al suo partito. Si tratta della Generalitat della Catalogna, la regione indipendentista che, tramite la sua portavoce, Patricia Plaja, indica nel “rispetto per la Catalogna” il presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di dialogo.
“Senza rispettare la Catalogna e la sua voce, non c’è governo nello Stato, è semplice e chiaro. Se coloro che dicono di essere a sinistra vogliono governare lo Stato, sono obbligati a negoziare e ad ascoltare le richieste dei catalani”.
Playa invita, infine, Sánchez a “darsi una mossa e ascoltare il movimento indipendentista”, pena l’impossibilità, per lui e per il movimento progressista Sumar guidato da Yolanda Diaz, di formare un nuovo governo e il conseguente ritorno alle urne.