Gigi Datome è pronto a vivere la sua ultima esperienza nel mondo del basket giocato. Il capitano dell’Italia, infatti, lascerà il parquet al termine del prossimo Mondiale in programma in Asia.
Basket, Datome: “L’Italia è la maglia che mi rappresenta di più”
Gigi Datome è pronto a vivere la sua ultima esperienza nel mondo del basket giocato. Il capitano dell’Italia, infatti, lascerà il parquet al termine del prossimo Mondiale in programma in Asia. Prima della rassegna continentale, l’Italia sarà impegnata in una serie di amichevoli in giro per l’Europa e non solo. Una di queste si giocherà a Ravenna il 13 agosto contro Porto Rico. Ed è stata definita DatHome, dato che sarà l’ultima gara assoluta in Italia del cestista.
Datome, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, ha parlato così del legame con l’Italia: “Era il mio sogno da bambino. Per me si tratta dell’epilogo più bello e gratificante. Ho giocato in tante squadre importanti a livello di club. Che hanno fatto la storia. Ma la maglia della Nazionale italiana è quella che sento più mia. Mi rappresenta di più come sportivo e anche come uomo”. L’Italia è stata inserita nel Gruppo A per la fase preliminare del Mondiale. Gli azzurri se la vedranno contro l’Angola, poi contro la Repubblica Dominicana e infine con le Filippine.
Basket, Datome: “Sarebbe bello dare l’addio con qualcosa di importante”
Il cestista successivamente si è espresso sugli obiettivi del gruppo azzurro: “Sarebbe bello festeggiare questo anniversario e insieme l’addio al basket con qualcosa di importante. Lo zoccolo duro che ci ha portato ai Giochi Olimpici di Tokyo e poi all’Europeo di Berlino è rimasto intatto. C’è un gruppo di giovani che avanza e che lotterà per conquistare un posto tra i dodici giocatori che affronteranno il Mondiale”. Datome ha poi proseguito, parlando di Simone Fontecchio e Nicolò Melli, definendoli due punti di riferimento dell’Italia di Pozzecco.
Un gruppo dove ci saranno tanti giovani giocatori, ma dove mancherà Nico Mannion “Fontecchio e Melli sono giocatori di primissimo piano a livello internazionale. Loro due saranno i punti di riferimento della squadra italiana. Io sono fiducioso. Vedo tanti giocatori che sono cresciuti e che si sono affermati nei loro club”. L’azzurro ha continuato soffermandosi anche sui passi che certi giocatori dell’Italia dovranno compiere: “Adesso questi cestisti dovranno compiere il passo dalla fase della sfrontatezza a quella della consapevolezza del proprio ruolo. Oltre che del proprio valore all’interno di questa squadra. Dovremo saperci adattare ed essere creativi nelle nostre atipicità”.
Basket, Datome: “Non sto contando i giorni che mi separano dal ritiro. Voglio godermi ogni momento”
E sulle responsabilità da capitano, l’ex giocatore dell’Olimpia Milano si è espresso così: “Non so che discorso farò alla squadra quando torneremo in campo per difendere i colori dell’Italia. Oggi non sto contando i giorni che mi separano dal ritiro. Voglio solo godermi ogni momento di questa mia ultima avventura. All’Europeo di Berlino non avevo ancora deciso di smettere. Stavolta sarà diverso”. Datome ha avuto anche modo di parlare delle potenzialità del gruppo azzurro per il prossimo Mondiale.
Una competizione in cui la nazionale guidata da Gianmarco Pozzecco vorrà dire la propria, esprimendo un gioco di alto livello: “Oggi è tutto relativo e prematuro per fare calcoli. Manca un mese al Mondiale ed è inutile avventurarsi in previsioni. Noi dobbiamo conoscerci e crescere per arrivare al meglio a Manila”. In conclusione, il cestista si è soffermato anche sulla scelta di Paolo Banchero. Che ha preferito la canotta degli Stati Uniti rispetto a quella dell’Italia. Destando chiaramente numerose critiche e polemiche: “Non dobbiamo temere l’effetto Banchero in negativo, semplicemente perché non è mai stato con noi. Non c’è alcun buco da colmare. Ha fatto la sua scelta e noi abbiamo le nostre qualità. Dobbiamo tirarle fuori e ho buone sensazioni”.