Una nuova puntata del suo “Popecast“, interamente incentrata sul dialogo con i giovani: in vista della giornata mondiale della gioventù, Papa Francesco torna in onda. E lo fa con alcuni interlocutori che rappresentano una platea eterogenea. Si tratta di un ragazzo disabile e transgender, due detenuti, una ragazza con disturbi psicologici, un adolescente che trascorre gran parte del suo tempo incollato ai videogiochi.

Bergoglio aveva già debuttato in una prima puntata del podcast a marzo scorso, in occasione dei suoi dieci anni di pontificato. Quello di tavolta, però, si rivela un appuntamento ancor più particolare. Rivolgendosi a Giona, che si sentiva “colpevole” e “strattonato dalla dicotomia tra fede e identità transgender“, il Pontefice pronuncia parole che suonano come una carezza.

Dio ci ama così come siamo. Il Signore sempre cammina con noi, sempre, anche nel caso in cui noi fossimo peccatori, lui si avvicina per aiutarci. Il Signore non ha schifo di nessuno di noi. Il Signore non ha schifo delle nostre realtà, ci ama come siamo. E questo è l’amore pazzo di Dio… Dio è padre, madre, fratello, tutto per noi. E capire questo è difficile, ma Lui ci ama come siamo. Non arrenderti… Avanti…

Papa Francesco e il suo dialogo coi giovani, Bergoglio ai membri della baby gang: “Sbagli non devono affossare la vita”

Tra furti, spaccio e violenze, Edward e Valerij, pur essendo ancora molto giovani, si trovano in una comunità per il recupero di minori. Anche per loro il Santo Padre tira fuori parole di conforto, ricordando che “gli sbagli non devono affossare la vita”. La loro storia, dice Francesco, è una storia “umana”, una storia che “va avanti con successi e con sbagli”.

Tante volte la società è crudele perché uno sbaglio ci qualifica per tutta la vita… Quel dito accusatore ci distrugge. Vi dico una cosa: non eravate soli nel vostro cammino, neppure quando avete fatto gli sbagli brutti, c’era il Signore lì. E il Signore pronto a prenderti per mano, per aiutarti a sollevarti. È stato Lui a fare le circostanze storiche per sollevare ambedue… La vita non viene affossata dagli sbagli. I nostri sbagli tante volte ci fanno riflettere per andare avanti.

Ancor più delicato, se possibile, il caso di Arianna, affetta da un disturbo bipolare che la “tiene in trappola”, impedendole di lavorare. Per fuggire dalle angosce della sua vita, all’insegna delle difficoltà, si appella a Dio, dal quale si sente “salvata”.

Il Papa, commosso dal racconto della giovane, è particolarmente toccato dalla sua storia, che la ragazza dice di vivere come in “un’altalena tra il desiderio di suicidio e il cuore che esplode di gioia”. A questo punto il Papa la mette in guardia.

Una vita così rischia di essere un labirinto. Guarda sempre in avanti, non perdere l’orizzonte, perché è quello che ti farà andare avanti. E l’orizzonte è Dio. Non perdere questa avventura della vita. Non entrare nei labirinti della coscienza che alla fine non ci salvano… Tutti noi abbiamo ferite psico-fisiche, tutti noi siamo feriti dalla vita e dal peccato anche.

L’ultimo ragazzo ad interloquire con il Santo Padre è Giuseppe, che ha abbandonato l’università e trascorre gran parte del tempo in casa giocando ai videogiochi. Le sue relazioni sono esclusivamente virtuali, spiega, in quella che è una scelta di vita, nella quale “male non fa, né ne riceve”. Qui il Papa, più che comprensivo, si mostra duro.

Tu davvero hai sviluppato un modo di vivere, di essere in contatto con la gente, ma è un contatto asettico. Come quello che hanno le persone in terapia custodita che guardano i familiari dietro un vetro. Ti manca l’orizzonte… Non si può vivere senza orizzonte, sai? Finirai annoiato di te stesso, col tempo.

“Una Giornata mondiale dei bambini? Possiamo farla organizzare dai nonni”

In conclusione all’episodio, Bergoglio ascolta l’appello del piccolo Alessandro, 9 anni, che vorrebbe una “Gmb”, una Giornata mondiale dei bambini. Una proposta che lascia Francesco a dir poco entusiasta.

Mi piace tanto! E possiamo farla organizzare dai nonni. Chiedere ai nonni che organizzino una giornata così. Una bella idea. Ci penserò e vedrò come farla.