Nelle prossime ore la dirigenza nerazzurra capirà se Yann Sommer sarà o meno il futuro portiere dell’Inter, da inserire in rosa come titolare dopo l’addio di Onana. Estremo difensore svizzero del Bayern Monaco, classe ’88, alto 1.83 e in scadenza il 30 giugno del 2025.
Chi è Yann Sommer, il possibile futuro portiere dell’Inter
Yann Sommer nasce in Svizzera, a Morges, il 17 dicembre del 1988. Cresciuto nelle giovanili dell’Herrliberg (squadra di Zurigo) e poi ingaggiato nel 2004 dal Basilea viene mandato due volte in prestito al Vaduz e al Grasshoppers per farsi le ossa. La conferma definitiva nella rosa del Basilea arriva nel 2010, dopo una serie di risultati positivi che dimostrano la crescita costante del portiere e la sua importanza all’interno del club. Guadagnato il ruolo da titolare vince con i RotBlau per quattro volte consecutive il campionato svizzero.
Nel 2015 dopo aver disputato nella Super League 163 partite e aver incassato solamente 174 reti, il Borussia Monchengladback lo chiama per giocare in Bundesliga. Il portiere trascorre otto anni e mezzo nel club per poi trasferirsi il 19 gennaio del 2023 al Bayern Monaco. Con il club bavarese firma un contratto di due anni e mezzo e parte titolare dato l’infortunio di Manuel Neuer, costretto a rimanere lontano dal terreno di gioco fino a fine stagione.
Esordisce con i bavaresi il giorno seguente, nella sfida in trasferta contro il Lipsia, terminata 1 a 1 e poi anche in Champions League, nella doppia sfida degli ottavi di finale contro il PSG, rendendosi protagonista in entrambe le partite, bloccando tutti i tiri degli avversari.
Nodo Bayern-Sommer
L’Inter attende che il Bayern Monaco faccia la sua mossa. A breve si saprà se le trattative con il club e gli agenti di David Raya, portiere del Brentford e della nazionale spagnola, andranno o meno nel verso giusto. Qualora l’accordo Bayern-Brentford si trovasse, il club nerazzurro è pronto alla carica. A questo punto il nodo da sciogliere sarebbe quello di evitare il pagamento della clausola da 6 milioni di euro. Nonostante la cessione di Onana abbia fruttato oltre 50 milioni, la dirigenza di Via della Liberazione non è disposta a pagare tale somma. A quel punto bisognerà dunque lavorare sui numeri per ridurre il valore della clausola.