Per la candidatura dell’Italia quale paese ospitante della fase finale degli Europei di calcio Uefa Euro 2032 oggi si è insediato il Comitato Interistituzionale
EURO 2032, parte per l’Italia il Comitato Interistituzionale
Per la candidatura dell’Italia quale paese ospitante della fase finale degli Europei di calcio Uefa Euro 2032 oggi si è insediato il Comitato Interistituzionale nella sala Verde di Palazzo Chigi. Davanti la presenza di tutte le autorità coinvolte, partendo dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, si è rinnovata la fiducia del Governo alla Figc a sostegno del progetto-Euro2032. Siamo solo all’inizio, c’è molto, praticamente tutto da fare, ma davanti i dossier presentati all’Uefa, si sta iniziando a ragionare su come soddisfare tutti i requisiti richiesti per sostenere una candidatura così importante. Già il presidente della FIGC Gravina, in occasione della, si era espresso così:
“Il dossier di candidatura dell’Italia per l’organizzazione di UEFA EURO 2032 è ispirato ad un ‘Nuovo Rinascimento’; è stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura. Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio europeo fra 10 anni, nella consapevolezza che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione. Ringrazio tutti gli stakeholder coinvolti, che hanno sposato il progetto con grande entusiasmo e spirito collaborativo”.
Abodi sulla candidatura dell’Italia a EURO 2032
Nei mesi scorsi il Ministro Abodi aveva visto accolta la sua proposta e così ne era scaturito un DPCM adibito all’istituzione del Comitato interistituzionale a supporto della candidatura dell’Italia ai fini di ospitare la fase finale degli Europei di Calcio 2032. Il tutto finalizzato alla presentazione del dossier presentato dalla FIGC all’Uefa il 12 aprile 2023. In questi mesi Abodi si è, doverosamente, espresso più volte riguardo questa grande opportunità per l’Italia:
“Mi auguro che l’Uefa premi una Nazione che ha bisogno di fare come l’Italia e non chi ha già fatto. Il nostro Paese in passato ha già dimostrato, come con Expo, di saper lavorare bene quando c’è una scadenza. Se tutto andrà bene avremo nove anni per rispettare gli impegni”
“Euro 2032? Stiamo parlando di valorizzazione del patrimonio pubblico. Non ritengo che quanto necessario debba essere messo dal governo, serve un modello di partecipazione di carattere finanziario, ho lanciato l’idea del fondo immobiliare stadi, dove anche le amministrazioni comunali possono e debbono fare la loro parte. Nei prossimi giorni sarà ufficializzato un comitato interistituzionale con alcuni ministeri chiave e questa sarà testimonianza vera del Governo di sostenere questo processo di sviluppo al di là delle decisioni dell’Uefa. Quanti soldi servono per gli stadi? Torino è uno stadio all’avanguardia, Roma e Milano dovranno essere migliorati, su Milano ci idee diverse. Per gli stadi che restano siamo intorno a 1,5 miliardi, ma il punto è il ruolo nella città, non credo sia un costo ma un investimento remunerativo, ma dovranno essere stadi sicuri, accessibili, nel rispetto dell’ambiente e intelligenti dal punto di vista della tecnologia”. Sempre riguardo gli stadi: “I progetti per Firenze e Venezia non riguardava solo gli stadi, ma si tratta di progetti più vasti di rigenerazione urbana. In Europa c’è un problema: gli stadi non sono considerati infrastrutture sociali”.
Non resta ora che attendere gli sviluppi di questa candidatura capace di porre l’Italia di nuovo protagonista nell’ottica calcistica e non solo.