Tragedia ieri, Lunedì 24 Luglio 2023, ad Aragona, in provincia di Agrigento dove un operaio edile ha perso la vita in un drammatico incidente sul lavoro.
Le autorità hanno già provveduto al riconoscimento della vittima. Si tratta di Antonino Burgio, operaio edile di 69 anni, originario del comune di Raffadali, non molto distante dal luogo dove è avvenuto l’incidente.
Da una prima ricostruzione della vicenda, l’uomo era impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione all’interno del cimitero comunale di Aragona. Nello specifico sembra stesse lavorando al recupero di una cappella funebre. Era dunque sopra un ponteggio provvisorio quando ha perso l’equilibrio è caduto rovinosamente al suolo.
Il successivo terribile colpo al capo non gli ha dato alcuna possibilità di sopravvivenza.
Incidente sul lavoro Agrigento: inutili i soccorsi
Appena accaduto l’incidente è scattato l’allarme. In poco tempo la macchina dei soccorsi si è messa in moto. La gravità dei fatti ha indotto la centrale operativa ad inviare anche un mezzo di elisoccorso in modo da accelerare il trasporto in ospedale del ferito.
Sul posto sono quindi sopraggiunte le forze dell’ordine e i sanitari del 118 a bordo di un’ambulanza.
Le condizioni del 69enne erano però ormai compromesse. L’uomo era riverso a terra, privo di conoscenza. Il personale medico ha tentato in tutti i modi di strapparlo alla morte ma era ormai evidente che era troppo tardi. I violenti traumi agli organi vitali subiti nella caduta si sono rivelati fatali sul colpo.
Il medico si è così arreso e ha constatato il decesso dell’operaio.
Nel frattempo i Carabinieri hanno delimitato la zona e hanno eseguito i rilievi per accertare al meglio la dinamica dell’incidente.
I militari hanno informato del tragico epilogo il pubblico ministero di turno alla Procura di Agrigento, che a sua volta ha autorizzato la rimozione del cadavere dal luogo dell’incidente.
La salma è stata trasferita alla camera mortuaria e rimane in attesa delle decisioni delle autorità giudiziarie circa l’autopsia. L’esame del corpo infatti dovrà ufficializzare le cause della morte. L’operaio infatti potrebbe anche essere stato colto da un improvviso malore e per questo motivo potrebbe aver perso l’equilibrio.
Possibile malore per il gran caldo
Per il momento gli inquirenti sospettano che l’incidente fatale sia frutto di una banale disattenzione. L’uomo potrebbe aver eseguito un anomalo movimento mentre era intento nelle lavorazioni di ristrutturazione.
Non è però escluso che il caldo torrido della giornata di ieri abbia però inciso nella disgrazia. Si tratta solo di ipotesi che andranno confermate dalle indagini.
Dalle prime informazioni emerse, non ci sarebbero testimoni diretti della tragedia in quanto l’operaio era al lavoro da solo.
I militari però potranno setacciare le immagini delle telecamere di sicurezza all’interno del Campo Santo. È possibile che l’occhio elettronico più vicino abbia ripreso l’esatto istante dell’indicente.
Sempre su disposizione della magistratura, i Carabinieri hanno acquisito ogni documentazione inerente alle lavorazioni in corso. Le autorità dovranno capire se tutto si stesse svolgendo seguendo le normative vigenti in termini di sicurezza sul lavoro. L’uomo non avrebbe infatti indossato alcun dispositivo di trattenuta, obbligatorio per le lavorazioni in quota.
Al momento non si hanno informazioni se l’operaio morto appartenesse ad una ditta di costruzioni edili o se fosse un lavoratore autonomo. Non è chiaro dunque su chi possa ricadere la responsabilità nel caso di violazione alle norme di sicurezza. È su questo punto che gli inquirenti stanno cercando di fare luce.
La morte dell’operaio avvenuta ieri è il secondo grave incidente sul lavoro avvenuto ad Aragona negli ultimi giorni. Solo una settimana fa un uomo di 40 ha riportato gravissime lesioni ed è tuttora ricoverato in pericolo di vita dopo essere accidentalmente caduto in un vano ascensore mentre movimentava del materiale all’interno di un supermercato.