Salario minimo, Meloni cerca di tranquillizzare tanto gli italiani quanto i suoi rivali politici e non solo rivela quanto sia importante per lei e per il suo governo questo argomento, ma apre anche ad un confronto con le opposizioni. Lo dichiara oggi, martedì 25 luglio 2023, la stessa Presidente del Consiglio ai microfoni della radio Rtl 102.5. Vediamo le sue dichiarazioni.

Salario minimo, Meloni: “Giusto dare un segnale ad un’opposizione garbata”

Questa mattina, l’attuale premier e leader di Fratelli d’Italia parla del salario minimo e conferma l’attenzione dell’esecutivo sul tema. Giorgia Meloni inizia il suo intervento infatti in questo modo:

Voglio tranquillizzare tutti. Nessuno più di me si rende conto di quanto il problema sui salari ci sia. Noi ci abbiamo lavorato.

La Presidente del Consiglio sostiene dunque che tale argomento, che si trova al centro della discussione politica ormai da mesi, le interessa. Afferma poi oggi, martedì 25 luglio 2023, ospite a Rtl 102.5, di aver letto gli appelli del leader di Azione Carlo Calenda. Appelli garbati a cui lei stessa vuole rispondere con un chiaro segnale:

Il tema mi interessa. Ho letto gli appelli di Calenda, c’è una opposizione che si pone in modo responsabile, serio, garbato, non pregiudiziale. Penso che sia giusto dare un segale, indipendentemente dal fatto che poi troveremo una soluzione al problema. Apriremo il confronto e cercheremo di capire se c’è una soluzione.

La premier dunque parla in modo molto chiaro ed inequivocabile. Il confronto sul salario minimo ci sarà. Insieme, governo e opposizione proveranno a capire se esiste una possibile soluzione e quale potrebbe essere.

I dubbi di Giorgia Meloni

Se da un lato però Giorgia Meloni si mostra aperta al dialogo sul salario minimo, dall’altra non nasconde alcuni suoi dubbi. Afferma che si tratta di un “bel titolo” che funziona con gli slogan ma, nella sua applicazione reale, potrebbe creare non pochi problemi. Uno dei tanti, ad esempio, potrebbe essere quello dell’introduzione di un parametro al ribasso sullo stipendio dei lavoratori italiani.

La premier questa mattina non perde poi occasione per lanciare una frecciatina all’opposizione. Sempre nel corso della sua intervista alla radio asserisce:

Sono incuriosita dall’opposizione, al governo per 10 anni, scopre che c’è il problema del salario e del precariato e lo considera un problema del governo che c’è da nove mesi e non delle politiche precedenti.

Giorgia Meloni conclude infine ricordando che lei e i suoi ministri hanno, tra gli obiettivi principali, quello di abbassare le tasse sul lavoro. La prima ministra italiana dunque dice:

Figuriamoci se qualcuno che ha l’obiettivo di abbassare le tasse sul lavoro non capisce il problema dei salari in Italia.

Gli appuntamenti di oggi

Mentre la premier rilascia queste dichiarazioni oggi, martedì 25 luglio 2023, sappiamo che nel pomeriggio è prevista la seduta della Commissione Lavoro della Camera. Essa viene chiamata a discutere a proposito della proposta di legge sul salario minimo. Nel frattempo, in parallelo, al Senato è il in programma il voto sulla mozione che riporta come prima firma quella del pentastellato Stefano Patuanelli.

Tale mozione, depositata lo scorso 4 luglio, impegnerebbe il governo a introdurre una soglia minima di 9 euro all’ora per i lavoratori dipendenti italiani. Le altri voci retributive sarebbero invece regolate dal contratto collettivo.

Gli occhi oggi sono tutti puntati sull‘emendamento soppressivo presentato dalla maggioranza in Commissione Lavoro della Camera. Proprio tale documento potrebbe compromettere il futuro della proposta. Ieri pomeriggio Pd, M5s, Azione, Avs e Più Europa, si sono riuniti e hanno ribadito il loro pensiero: l’emendamento dovrebbe essere ritirato.

Con ogni probabilità in questa giornata, dopo l’apertura mostrata stamattina da Giorgia Meloni e dopo quello che accadrà nel pomeriggio, potrebbe esserci una svolta per quanto riguarda il tema del salario minimo.