Oggi cade il 70esimo anniversario della fine dei combattimenti tra la Corea del Nord e la sua sorella gemella del Sud: poco prima dell’inizio delle parate per i festeggianti, Pyongyang ha proceduto al lancio di due missili balistici verso il Mare Orientale, allarmando Seoul.
È infatti una comunicazione dell’esercito sudcoreano a diffondere la notizia sul lancio dei missili da Pyongyang: i militari hanno affermato di «aver rilevato due missili balistici lanciati dalla Corea del Nord da aree vicino a Pyongyang verso il Mare Orientale alle 23:55 del 24 luglio e alla mezzanotte del 25 luglio».
L’avviso è stato diramato da Joint Chiefs of Staff e citato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
Corea del Nord: il lancio dei missili preoccupa Seoul
I due ordigni hanno percorso circa 400 km nel cielo che unisce le due Coree, per poi cadere nelle acque del Mare Orientale (anche noto come Mare del Giappone) e inabissarsi.
Davanti all’evento, che sembra tanto una delle ormai frequenti prove di forza di Pyongyang, la Corea del Sud ha reagito con allarme, mentre indubbia condanna arriva dalla Casa Bianca.
Il periodo storico non è tra i più favorevoli della storia delle relazioni tra le due Coree: i rapporti diplomatici sono essenzialmente in stallo, con contatti ai minimi storici. In questo scenario, Kim Jong Un prosegue nel suo progetto di militarizzazione del Paese, che comprende senza troppi segreti anche l’uso di armi nucleari tattiche, mentre Seoul e Washington rispondono conducendo esercitazioni militari congiunte sotto gli occhi irati di Pyongyang.
La condanna degli Usa
L’iniziativa missilistica della Corea del Nord non è piaciuta per nulla alla Casa Bianca, che, con le parole della portavoce Karine Jean-Pierre, ha definito il lancio «una minaccia per i Paesi vicini e per la comunità internazionale». Washington ha colto l’occasione offesa da questa ennesima prova di muscoli nordcoreana per ribadire il suo «impegno per la difesa della Repubblica di Corea e del Giappone».
Quello di oggi è solo uno dei tanti test missilistici che Pyongyang continua a perpetrare. L’ultimo risale a sabato, con il lancio di diversi missili da crociera nel Mar Giallo, tra la penisola coreana e la Cina.
L’interesse di Kim Jong Un per l’armamento missilistico della sua Nazione è evidente, tanto che a metà luglio il leader nordcoreano aveva visionato personalmente il lancio del novo missile balistico intercontinentale del Paese, l’Hwasong-18 a combustibile solido.