Incendio in Rsa a Milano, Sala durante la relazione al Consiglio comunale oggi, lunedì 24 luglio 2023, ritorna sul tema della sicurezza degli edifici pubblici e lo definisce “enorme e assai complesso”. Il sindaco del capoluogo lombardo sostiene anche che il rogo avvenuto la notte dello scorso 7 luglio nella residenza per anziani ci fa capire che “ognuno deve fare la propria parte”. Poi lancia un particolare appello al Governo.
Incendio in Rsa a Milano: le dichiarazioni di Beppe Sala
Nell’importante incontro di oggi incentrato sul rogo avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 luglio 2023 nella Rsa “Casa per Coniugi” a Milano, il sindaco della città Giuseppe, detto Beppe, Sala si lascia andare ad alcune importanti considerazioni riguardanti le operazioni e le attività che vanno fatte per prevenire gli incendi, soprattutto nei luoghi pubblici.
Il primo cittadino meneghino ammette che si tratta di una sfida importante e oggi è più attuale che mai. Ecco dunque come inizia il discorso di oggi del sindaco di Milano:
In questa sfida, la cui importanza è stata resa evidente dalla tremenda vicenda che oggi ricordiamo, noi dobbiamo fare la nostra parte e al contempo dobbiamo chiedere alle istituzioni, e in particolare al Governo, di non essere lasciati soli.
Il politico si rivolge quindi direttamente alle istituzioni e al Governo italiano. Chiede una cosa: quella di non essere lasciati da soli. Continua poi affermando che non si tratta solo ed esclusivamente di una questione economica. Egli afferma:
Non è solo una questione di soldi, ma la situazione è molto più complessa di quanto generalmente si crede. In questo momento noi non stiamo chiedendo fondi, ma certezza su quello che c’è da fare e dialogo, perché se la legge cambia, senza aver fatto una riflessione su quello che realisticamente si può fare, è un problema.
Secondo Beppe Sala, ciò riguarda non solo le residenze per anziani, ma anche le scuole e tanti altri edifici pubblici. Il sindaco di Milano afferma che gli enti territoriali dovrebbero agire in un modo ben preciso:
Dovrebbero far fronte ad un’opera di ammodernamento del loro patrimonio immobiliare e questo necessita il confronto. E non lo dico perché oggi siamo in questa triste situazione né tantomeno faccio una critica al governo. Tuttavia ritengo che il Pnrr avrebbe potuto raccogliere più interesse verso il patrimonio pubblico.
Rogo in Rsa a Milano: cos’è successo e qual è la situazione oggi
Come abbiamo già affermato, l’incendio che ha sconvolto la città di Milano e l’Italia intera si è verificato nella notte del 7 luglio 2023. Un rogo era scoppiato all’interno di una residenza per anziani del capoluogo lombardo. Il nome della Rsa era “Casa per i Coniugi”. Era situata in via dei Cinquecento. A scatenare le fiamme potrebbe essere stata, con ogni probabilità, una sigaretta.
A fumare questa sigaretta forse era stata una donna ospite della struttura. Il rogo era partito dal primo piano e si era poi diffuso velocemente. Le prime due persone a perdere la vita erano state le due donne all’interno della stanza 605. Esse sono morte carbonizzate. Poi, altri quattro anziani erano deceduti poco dopo per intossicazione da fumo.
Il 21 luglio poi si erano tenuti nel Duomo di Milano i funerali delle sei vittime: Laura Blasek, Paola Castoldi, Mikhail Duci, Anna Maria Garzia, Loredana Labate e Nadia Rossi. A celebrare la funzione era stato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
Per quanto riguarda le responsabilità di quanto accaduto, sappiamo che per il momento, a settimane di distanza, risultano essere indagate sei persone. Si tratta di due dirigenti comunali e di altri quattro vertici della cooperativa che gestiva la casa di riposo a Milano.
Sala: “Estrema cautela nel suggerire responsabilità”
Sempre oggi, lunedì 24 luglio 2023, il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda che sono ancora in corso indagini giudiziarie e il Comune, così come tutti i soggetti coinvolti in questa storia, hanno l’obbligo di favorirne il pieno e corretto svolgimento, offrendo massima collaborazione e disponibilità alle autorità.
Il primo cittadino meneghino infine precisa:
Suggerisco a tutti estrema cautela nell’esprimere o anticipare giudizi, pareri e suggerire responsabilità: il tema e la vicenda sono complessi e ogni approfondimento che l’autorità giudiziaria sta facendo in queste settimane è necessario per comprendere complessità e dinamiche di questo evento.