Salario minimo, cambiamenti climatici, elezioni spagnole e Centro Sperimentale di Cinematografia. Questi i temi affrontati dal leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, incrociato a margine di un evento a Palazzo San Macuto dal nostro Diego Laudato nel video che segue.
Giuseppe Conte sul salario minimo: “Cosa deve ancora rinviare il governo? Dica a 4 milioni di lavoratori se lo vuole”.
Sul salario minimo, Conte ha chiesto un confronto vero con la maggioranza:
Per noi contano le proposte concrete. C’è una discussione in commissione, non dei retroscena né delle posizioni recuperate da qualche articolo di giornale. Il governo ha la possibilità di confrontarsi su queste proposte concrete. Per ora non abbiamo ricevuto nulla. C’è chi parla di assistenzialismo, chi di una proposta sovietica… E tutto questo viene dalla maggioranza. Se esiste una proposta di confronto costruttivo è bene, altrimenti non accettiamo rinvii, bluff, o meline.
Il presidente del M5S si scaglia contro il rinvio a settembre.
A inizio legislatura ho presentato una proposta di legge e ci stiamo confrontando da mesi in Commissione lavoro. A cosa serve il rinvio a settembre? Lo vogliono o no il salario minimo? Lo devono dire a quei 4 milioni di persone che lavorano. Non è assistenzialismo.
Tempi da stringere anche per affrontare il problema dei cambiamenti climatici.
Non è una questione estemporanea. Bisogna affrontare il problema in modo sistematico e radicale. Occorre salvare il pianeta e la biodiversità e i governi che non sono orientati in questa direzione fanno male ai cittadini.
Sulle elezioni in Spagna: “Il dato certo è la sonora sconfitta di Vox, gli amici della Meloni”.
Affrontando la questione delle elezioni spagnole, l’ex premier ne approfitta per mandare una stoccata alla maggioranza.
Il sistema spagnolo è piuttosto complesso, ma il dato certo è la sonora sconfitta di Vox, gli amici della Meloni. Vediamo se gli spagnoli riusciranno a formare un governo o se dovranno tornare alle urne, ma l’importante è che le forze progressiste abbiano tenuto. Saluto pertanto l’amico Sanchez e l’amica Diaz: evidentemente hanno offerto proposte che i loro connazionali hanno ritenuto adeguate rispetto agli slogan di Vox.
Chiusura con le proteste al Centro Sperimentale di Cinematografia.
È in atto un presidio perché questo governo sta applicando lo spoils system. E lo sta facendo in modo del tutto artificioso e sistematico. I vertici del Centro saranno nominati dai ministeri, è la politica che mette lo stivale sulla testa del cinema e della cultura. È inaccettabile e lo contrasteremo in tutti i modi.
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