La prima parte della riforma di giustizia in Israele inerente alla clausola di coscienza è stata approvata. In tutte le città continuano gli scontri da parte degli oppositori del governo.
Approvata la prima parte della riforma della giustizia in Israele
Arriva il primo passo per l’approvazione della contestatissima riforma della giustizia in Israele che da inizio anno ha provocato tantissime proteste nelle strade delle principali città israeliane. La Knesset ha approvato la legge che vieta ai tribunali di rivedere la ragionevolezza delle decisioni governative e ministeriali. Il disegno di legge è passato con 64 voti favorevoli e nessuno contrario. I parlamentari dell’opposizione hanno boicottato il voto finale sul disegno di legge per protesta.
La rabbia dalle strade delle città israeliane
Non l’hanno presa bene i manifestanti anti-governo che da gennaio lottano per scongiurare una riforma definita pericolosa ed antidemocratica. Le proteste fuori dalla Knesset e in tutto Israele continuano a infiammarsi. I manifestanti a Gerusalemme si sono riuniti vicino al Parlamento questa mattina dopo un’altra notte trascorsa accampati nel Parco Sacher e, mentre cercavano di avvicinarsi all’edificio parlamentare israeliano, sono stati caricati da poliziotti a cavallo.
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