Come confermato da Federconsumatori, nonostante la lieve frenata dell’inflazione, l’aumento del costo della vita – cui si aggiunge il caro vacanze – continua a pesare gravemente sulle tasche degli italiani. La diminuzione dei prezzi dei beni energetici non corrisponde, infatti, a un calo dei prezzi sul paniere dei beni essenziali che aumentano in questo mese del 13.8%, nonostante il tasso di inflazione sia sceso al 6.4%.
In una situazione economica sempre più difficile, infine, per molti italiani sfuma la possibilità di godere delle meritate ferie. Secondo Federconsumatori, infatti, solo il 38% degli italiani partirà per le vacanze estive. Il 52% di chi potrà andare, invece, opterà per un soggiorno ridotto di massimo cinque giorni, preferendo agli alberghi scelte meno dispendiose come i camping, per i quali si registra un aumento delle prenotazioni, rispetto all’anno scorso, del 9.8%.
Inflazione e caro vacanze, Benenti (Federconsumatori): “Urgente un intervento sui redditi”
Gli effetti dell’inflazione, seppur in calo, sono ben visibili agli italiani che, tra aumento dei costi dei beni alimentari e caro vacanze, rischiano di passare un’estate non così serena. La discesa dell’inflazione, oggi al 6.4%, non corrisponde infatti a una diminuzione dei costi dei beni essenziali e primari. Le ricadute di questo fenomeno sono preoccupanti: secondo la stima dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l’inflazione potrebbe arrivare a costare fino a 1.970,20 euro annui ad ogni famiglia.
Alle difficoltà della vita quotidiana si aggiunge, infine, l’aumentato costo delle vacanze. A destare sospetti non sono solo gli aumentati prezzi in quasi tutte le voci di spesa – alloggi, ristorazione e treni – ma soprattutto la situazione relativa al caro voli. Secondo l’Osservatorio dell’associazione, infatti, la diminuzione del costo dei carburanti non ha impattato sul prezzo dei biglietti aerei, dove nella stagione estiva sono stati osservati incrementi compresi tra il 20 e il 50%.
La redazione di TAG24 ha discusso di questi dati che riguardano inflazione e caro vacanze con Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano.
Presidente Benenti, quali dinamiche ha osservato Federconsumatori in relazione all’inflazione?
“In Italia l’inflazione scende, ma il carrello della spesa aumenta. L’Istat ci dice che oggi l’inflazione è al 6.4%. Se esaminiamo un paniere di 30 prodotti alimentari normali, tuttavia, vediamo che il carrello è aumentato del 13.8%. Questo dato indica chiaramente come vi sia speculazione sui prezzi.
Nonostante il calo dei prezzi energetici gli alimenti, specialmente quelli non raffinati, continuano ad aumentare creando non pochi problemi a chi ha un reddito più basso. Parliamo di un aumento di circa 1.900 euro annui per ogni famiglia. Il tema è che aumenta il costo della vita ma non aumentano gli stipendi. Mettiamoci anche nei panni delle persone che hanno visto le rate del loro mutuo raddoppiare. Cosa succederà alla prossima crisi?”.
C’è il rischio che questo aumento dei prezzi diventi strutturale?
“Il problema è che finché non ci sarà, da parte dello Stato, un monitoraggio serio di questi fenomeni assisteremo a un continuo aumento e mai a una frenata. Mettiamola così: se è vero che se tutto costa di più dobbiamo pagare di più, allora perché quando tutto costa meno non paghiamo meno? Questa è la nostra domanda”.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso ha rassicurato che il Governo è al lavoro per calmierare i prezzi di un paniere di beni di consumo ampio. Cosa si dovrebbe fare, a vostro giudizio, oltre a questo tipo di interventi e il monitoraggio?
“A nostro avviso il punto è un intervento sui redditi. Tutti i Governi dicono sempre che controlleranno e vigileranno. I dati degli ultimi dieci anni ci dicono però l’esatto contrario. Occorre che siano detassati i redditi più bassi, andando a incidere sul cuneo fiscale. Vanno messi più soldi in tasca ai lavoratori”.
Il ministro ha anche precisato come in Italia l’inflazione in Italia sta diminuendo più velocemente rispetto agli altri paesi europei e come il costo dei carburanti sia il più basso tra gli Stati membri.
“Certo, ma allora pongo una domanda provocatoria. Perché allora aumentano i costi dei beni e dei voli e il prezzo della benzina non scende in modo evidente? È vero che c’è un calo, ma purtroppo i consumatori non se ne accorgono”.
Quali dinamiche avete osservato in relazione ai costi degli aerei?
“Casualmente nel periodo estivo i voli costano tra il 20 e il 50% in più. I biglietti delle compagnie low cost, ma ormai forse dovremmo dire high cost, costano in alcune tratte il 15% in più rispetto alle compagnie di linea. C’è qualcosa che non torna”.
Siamo di fronte forti fenomeni speculativi?
“Assolutamente, e basta guardare gli effetti. Quest’anno solo il 39% degli italiani andrà in vacanza. Noi sappiamo però che rispetto al 2021 e alla pandemia i viaggiatori sono triplicati. Ma perché le compagnie aeree non investono per aumentare le disponibilità e si preoccupano solo di far aumentare il costo del biglietto? In pratica sono bravi ad aumentare solo i servizi extra”.
Federconsumatori ha denunciato anche la poca trasparenza delle compagnie aeree nella vendita di biglietti.
“Su questo abbiamo lanciato un allarme molto forte. Al consumatore che intende acquistare un biglietto vengono prospettate offerte sempre più dubbie. Un esempio sono le polizze assicurative, che sono vendute pur non essendo chiare sugli ambiti di copertura.
Per non parlare di come si induce ad acquistare tutta una serie di servizi aggiuntivi che, sommati tra loro, rendono il biglietto tutto meno che low cost. Per viaggiare ormai bisognerebbe girare portandosi dietro sempre un’associazione di consumatori, mi permetta la battuta. Non c’è trasparenza e il consumatore non riesce più a capire qual è un bisogno e qual è uno strumento di marketing.
Alla fine il consumatore viene bastonato e le compagnie neanche fanno investimenti strutturali sulla qualità. Noi in Italia ci poniamo il problema del gioco di azzardo. Poi sali su un volo, non diciamo di quale compagnia, e ti vengono vendute file di biglietti per diventare miliardario..”.
Federconsumatori ha avuto, su questo, un’interlocuzione con il ministero delle Infrastrutture?
“Sì, c’è stato detto che si interverrà per normare una serie di servizi per noi prioriari: aerei, taxi, NCC. Confidiamo che vi sia davvero questa regolamentazione. Solo con regole chiare si hanno diritti chiari”.
In relazione al caro vacanze, ritiene che gli aumenti dei costi cui assistiamo siano giustificati?
“Come dicevo prima, se i costi aumentano è giusto che si paghi un prezzo superiore. Allo stesso modo se i costi scendono anche il prezzo deve diminuire.
Quest’anno c’è stato un vero e proprio boom di prenotazioni nei campeggi che ha coinciso, non a caso, con un aumento dei prezzi dei camping del 14%. Ma se una struttura è avviata, ha ammortizzato il costo dei beni da tempo e non ha aggiunto nuovi servizi come si giustifica questo aumento? Quando si verificano aumenti così viene da pensare ci sia solo l’interesse di mettere mano nelle tasche degli italiani”