Elisa Ridolfi Curami l’anima, questo è il binomio della nuova uscita della nota e apprezzata cantante jazz. Dopo vent’anni di attività di fado, arriva l’esordio da cantautrice che cita autori importanti e tocca note delicate e ricercate. Si tratta di un concept album ambizioso, ma giustamente ambizioso perché alta è l’artista che lo propone. Le ispirazioni che l’hanno spinta a questo nuovo volo le ha spiegate in una bella intervista. Più precisamente lo ha fatto in diretta nazionale nel malfamato bar di Radio Cusano Campus “Tequila Boom Boomer”, condotto tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dalle 18 alle 20 dal cantautore Bussoletti e dalla giornalista Arianna Caramanti. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Elisa Ridolfi Curami l’anima, l’esordio da cantautrice
“Dopo vent’anni arriva un esordio di “scintillante bellezza, fosforo e fantasia” nel quale un pezzo importante di vita e poesia insieme passa nelle mie corde vocali, dove ormai cerco di avere il totale controllo della mia capacità come timbrica, estensione e varietà di modulazioni. E’ stato qualcosa di naturale ma non solo: di lieve e pesante allo stesso tempo, etereo e terrestre in un flusso di coscienza che ogni volta cambia strada per poi tornare inevitabilmente al punto d’inizio ma senza mai inciampare nella tristezza. E’ qualcosa che riuscirei a definire solo nel linguaggio evocativo della musica ma col suono delle parole di Virginia Woolf.”
Elisa Ridolfi Curami l’anima, di cosa parla la canzone
“Non è un titolo a caso né, tanto meno, a sproposito: c’è davvero qualcosa che risuona come benefico, lenitivo di pene e tormenti, una sorta di unguento sonoro che la protagonista deve aver sperimentato su di sé prima di farne dono agli altri, provando sulla sua stessa pelle come la musica possa consolare l’animo degli uomini disperdendo il brusìo delle loro vane parole. Non a caso, in uno dei testi introduttivi, Jorge Fernando, tra i musicisti più autorevoli del fado portoghese, scrive che la voce di Elisa “è come acqua che scorre e bagna i cuori, anche quelli di pietra.”
Sull’augurio di questo disco
“Quando si scrive e si registra un disco, anche solo tacitamente, si ha un obiettivo. Il mio è più che altro un augurio, forse una richiesta ma, a ben pensarci, potrebbe anche essere una semplice indicazione di un cammino personale: che la musica continui ad agire nella vita di ognuno. Purifica e di purezza ne abbiamo bisogno tutti.”
Sulla canzone ispirata a Virginia Woolf
“Non nascondo la mia musica e così è alla luce del sole che dichiaro che il brano “Q. Pensando a “Gita al faro” di Virginia Woolf” è un’opera concettuale, costruita intorno alla successione delle lettere dell’alfabeto che si ergono all’orizzonte forse come un muro di fronte all’ascoltatore: ma è il muro del Sig. Ramsey.”
Sulle collaborazioni
“Sai, in vent’anni di cose ne accadono. Si accumulano esperienze e incontri belli e inattesi per una giovane ragazza che, non mi vergogno a dirlo, con grande disinvoltura, ha avuto la fortuna e l’ardire di cantare insieme ad interpreti come Jorge Fernando, Argentina Santos, Riccardi Ribeiro, Ana Sofia Varela e Ana Muora. Non solo. Mi sono incrociata anche con altri grandi artisti italiani tra cui Andrea Parodi, Raiz, Peppe Servillo e Lucio Dalla, con il quale ho duettato prima al Sao Luis di Lisbona e poi allo Strehler di Milano.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Elisa Ridolfi:
https://www.radiocusanocampus.it/it/elisa-ridolfi-curami-lanima