La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, partecipa al Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari che si tiene al Palazzo della FAO a Roma, insieme ad altri 2000 partecipanti provenienti da 173 Paesi. L’obiettivo è innanzitutto porre le basi per giungere alla realizzazione del punto 2 dell’agenda 2030, ossia “Fame Zero”.
Dopo le parole di Antonio Tajani e di Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, è il turno di Giorgia Meloni, che presenta con un discorso incisivo i lavori che si svolgeranno a Roma nei prossimi giorni e il ruolo trainante dell’Italia nella lotta all’insicurezza alimentare:
Mi fa molto piacere vedere una così ampia partecipazione e sono orgogliosa che il vertice si svolga a Roma.
Comincia la premier, poi entra nel vivo:
La guerra in Ucraina ha contribuito ad esacerbare la sicurezza alimentare in molti luoghi dell’Africa, già toccati dalla siccità. La recente decisione della Russia di fermare gli accordi sul grano ha aggravato la situazione, esortiamo dunque la Russia a riconsiderare le sue posizioni.
Obiettivo numero uno per Meloni è quello di
Assicurare a tutti il diritto di non migrare. Queste non sono parole mie, ma di Papa Francesco, che più volte ha chiesto alla comunità internazionale di assicurare questo diritto.
Giorgia Meloni al “Food System Summit”: “La dieta mediterranea può essere una soluzione a malnutrizione sovrappeso”
Meloni prosegue il suo discorso di apertura riportando alcuni dati sulla situazione alimentare nel nostro pianeta e ha ricordato il ruolo che l’Italia e la dieta Mediterranea possono giocare in tale situazione.
Quasi 600 milioni di persone saranno sottonutrite nel 2030, questo avrà un impatto su tutti noi. Viviamo una coesistenza di malnutrizione e sovrappeso: in questo la dieta mediterranea può offrire una soluzione, perché è poco costosa e si compone di prodotti sani, della terra. I prodotti e i principi di questa dieta non appartengono solo al bacino mediterraneo, ma possono appartenere a tutto il mondo.
Tra le considerazioni di Giorgia Meloni, uno spazio particolare è riservato all’Africa, un continente che Meloni ritiene tutt’altro che povero e, anzi, depositario di una ricchezza che aspetta solo di trovare le giuste condizioni per sbocciare e dare frutto:
L’Africa non è un continente povero. Da questo nasce il piano Mattei: per permettere all’Africa di usare le sue immense risorse. Ecco perchè siamo qui oggi, mi aspetto che siamo tutti d’accordo su azioni concrete.
Meloni cita Cicerone: “Nessuna arte è più redditizia dell’agricoltura”
A conclusione del suo intervento, la leader di Fratelli d’Italia si riferisce a tutti i partecipanti del Summit, augurandosi che proprio da Roma parta «un cammino verso la sicurezza alimentare globale», che abbia un occhio di riguardo ai Paesi più poveri, aventi anche loro diritto di raggiungere pieno sviluppo delle loro risorse.
Meloni affida il finale del suo discorso di apertura alla citazione di un personaggio storico conosciuto a tutto il mondo, appartenente ad una civiltà antica ma che ancora oggi può incarnare con le sue parole lo spirito con cui bisognerebbe vivere il rapporto con l’alimentazione e la produzione alimentare:
Cicerone, uno dei più grandi filosofi e oratori della civiltà romana, scrisse: «Di tutte le arti dalle quali si ricava qualche profitto, nessuna è migliore dell’agricoltura, nessuna arte può essere più proficua e dolce, più degna di un uomo libero».