Si torna a parlare oggi dell’omicidio Primavalle: il killer prova a difendersi raccontando la sua versione dei fatti e appellandosi alla legittima difesa. Secondo quanto rivelato dal ragazzo di 17 anni di origini cingalesi al Gip nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto per l’omicidio della ragazza, Michelle gli avrebbe puntato una pistola in testa. Vediamo subito perché, quali sono le ultime notizie e che cosa ha detto il minorenne agli inquirenti.

Omicidio Primavalle, killer: “Le avevo chiesto 15 euro di sconto”

Durante l’interrogatorio di convalida per il femminicidio della giovane Michelle Maria Causo avvenuto a Primavalle, quartiere periferico di Roma, il ragazzo accusato di essere il killer ha raccontato che quel giorno la ragazza, durante il loro incontro, si sarebbe alzata dal divano con fare minaccioso. Si sarebbe poi avvicinata a lui e gli avrebbe puntato una pistola al volto. Ecco le dichiarazioni del 17enne che emergono oggi, lunedì 24 luglio 2023:

Michelle si è alzata dal divano all’improvviso, mi ha puntato la pistola al volto e pensando che l’avesse in qualche modo modificata e che avesse un colpo in canna, l’ho aggredita.

Il ragazzo si è così appellato alla legittima difesa. L’interrogatorio del 17enne davanti al Gip ha avuto una durata di quattro ore. Durante queste ore egli ha raccontato di un presunto debito che lui stesso avrebbe avuto con la vittima, Michelle, sua coetanea.

Come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, Il giovane di origini cingalesi avrebbe dovuto restituire alla ragazza 35 euro. Le avrebbe però chiesto uno sconto. Quei soldi – ha raccontato al Gip per difendersi – gli sarebbero serviti per portare fuori a cena la sua ex fidanzata.

Io avrei dovuto ridare a Michelle 35 euro, ma le avevo chiesto uno sconto perché 20 euro mi servivano per portare a cena la mia ex, Gaia.

La difesa del 17enne

A questo punto gli è stato obiettato il fatto che la pistola scacciacani fosse già sua e fosse già presente in alcuni video da lui stesso pubblicati sui social. Egli allora ha risposto che la stessa pistola giocattolo gliel’avrebbe prestata Michelle Causo qualche volta per fare delle storie su Instagram. Secondo il 17enne, accusato ora di aver ucciso la sua coetanea, quell’incontro nell’appartamento di via Dusmet sarebbe servito alla vittima solamente per intimorirlo e farsi restituire i soldi prestati.

Il racconto, quello del ragazzo, non sembra però combaciare con i fatti. La Causo, secondo quanto si apprende, quel giorno, si era presentata a mani nude, con le chiavi di casa attorno al collo e senza neanche la borsa. Dov’era allora la pistola? Secondo il racconto del giovane, lei l’avrebbe tenuta nascosta nelle mutande per poi tirarla fuori durante il loro faccia a faccia. Egli ha raccontato al Gip:

La pistola Michelle quel giorno la nascondeva negli slip.

Oggi sappiamo che Michelle è stata uccisa il 28 giugno 2023 con almeno sei coltellate al collo, all’addome e alla schiena. Secondo quanto emerso dall’autopsia inoltre, la Causo aveva provato a difendersi, ma senza successo. Le ferite provocate dal coltello da cucina si erano rivelate fatali per lei. Il movente potrebbe essere questo presunto debito di pochi euro.

Il ragazzo adesso non è accusato solo di omicidio, ma anche di occultamento di cadavere perché, dopo il delitto, come avevano riferito un mese fa i testimoni, egli avrebbe cercato di portare via il corpo mettendolo in un sacco nero all’interno di un carrello. Il sacco nero poi era stato ritrovato a 350 metri dall’abitazione di Michelle, dove era avvenuto il delitto.

La ricostruzione e i sopralluoghi

Le parole del 17enne accusato di essere il killer di Michelle Causo non hanno convinto il giudice che ha tenuto l’interrogatorio. Oggi queste parole fanno il giro del web e dei social, scatenando anche molta rabbia. Quasi nessuno infatti crede alla ricostruzione fatta dal ragazzo. Allo stesso modo l’ipotesi della legittima difesa non sembra reggere.

Ora il rapper si trova recluso presso il carcere minorile di Casal del Marmo, mentre si attende di avere un quadro più chiaro per quanto riguarda questa triste vicenda. Nel frattempo emerge la notizia che in casa del ragazzo non sembrano essere stati trovati soldi.

Dall’altra parte però nei due sopralluoghi fatti nell’appartamento sono spuntati sia la pistola giocattolo di cui egli stesso ha parlato durante l’interrogatorio di oggi, sia il coltello con cui la giovane Michelle è stata uccisa. Un coltello con una lama di 20 cm. Non 12 come inizialmente emerso. È stata rinvenuta anche una mannaia che è stata subito sequestrata.