I rapporti tra Italia e Tunisia si fanno sempre più stretti: dopo le molte visite di Giorgia Meloni, oggi anche il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha incontrato il presidente tunisino Kais Saied.
Il leader di Tunisi si è recato al Quirinale ed è stato accolto con cortesia dal Capo dello Stato, che ha ribadito quanto l’Italia sia «al fianco della Tunisia nelle sfide importanti» di questo periodo delicato.
Il colloquio, raccontato anche dall’account Twitter della presidenza tunisina, è stato l’occasione per ribadire la volontà di collaborazione che, come dimostrato dall’azione politica di Meloni e come anche sottolineato da Mattarella nell’incontro di oggi, anima l’atteggiamento di Roma nei confronti di Tunisi.
Mattarella ha infatti parlato di una «stima profonda» che intercorre tra Tunisia e Italia.
Incontro tra Mattarella e Saied: “C’è la volontà di rilanciare i vecchi accordi firmati con l’Italia”
L’incontro tra Sergio Mattarella e Kais Saied si è dunque svolto nei toni pacati di una rilanciata intesa tra i due Paesi. Mattarella ha ricordato l’impegno di Giorgia Meloni nelle relazioni con Tunisi e ha dunque ribadito le posizioni e gli orientamenti politici delle iniziative italiane rispetto alla Nazione presieduta da Seied.
Le stesse parole di amicizia espresse dal Quirinale si rintracciano anche nel post di Twitter lanciato dall’account ufficiale della presidenza di Saied, secondo cui il Presidente avrebbe espresso «l’aspirazione del nostro Paese a concretizzare e rilanciare gli accordi firmati con l’Italia».
Inoltre, sempre dai tweet della presidenza tunisina, si apprende la ferma volontà di Saied di «rafforzare ed espandere le sue partnership commerciali e di investimento con l’Italia».
L’incontro tra Mattarella e Saied avviene due anni dopo l’ultima visita del leader tunisino al Quirinale e all’indomani della Conferenza di Roma sulle migrazioni. All’evento hanno partecipato molti leader africani, tra cui Saied, del Golfo ed europei con l’obiettivo di «avviare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa».