Le loro attività criminose fruttavano milioni di euro dal mercato delle sostanze stupefacenti: sgominata un’organizzazione criminale a Foggia e provincia, in quella che i carabinieri definiscono la più grande operazione antimafia della storia del territorio.

Il blitz dei militari, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, ha permesso di arrestare 82 persone tra Foggia e circondario. Ulteriori arresti e perquisizioni sono scattati anche in altre regioni italiane.

Un’operazione, quella denominata “Game over” dagli inquirenti, che ha permesso di decapitare la cosiddetta ‘società’ foggiana. Si tratta, nel gergo malavitoso, della criminalità organizzata del territorio. Gli arrestati facevano parte a vario titolo delle tre batterie di malviventi che componevano la banda. Sequestrate anche grosse quantità di armi e droga.

Operazione antimafia a Foggia, coinvolti più di 500 militari. Arresti e perquisizioni in tutta Italia

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Molti dei destinatari dei provvedimenti sono già detenuti.

Tra i reati contestati il traffico di stupefacenti, in particolare cocaina, sul quale la ‘società’ basava tutte le proprie attività. A tutti gli indagati viene contestata l’aggravante del metodo mafioso, uno solo di loro è accusato anche di estorsione.

L’operazione ha visto impegnati circa 500 militari dell’arma dei Carabinieri. Ha richiesto la messa in atto di arresti e perquisizioni non solo sul territorio della Capitanata, ma anche in altre province del territorio nazionale.

In attesa di ulteriori dettagli, il componente della Commissione regionale per lo studio delle mafie in Puglia Paolo Dell’Erba ha esultato per gli esiti dell’operazione, considerata una “grande opportunità di rinascita” per Foggia.

Ero certo che il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo avrebbe chiesto ed ottenuto un impegno importante per contrastare la mafia foggiana. Ma forze dell’ordine e magistrati hanno fatto molto di più liberando la città dalla cosiddetta Quarta Mafia. Ma attenzione a non illudersi che la mafia da oggi non esista più perché è solo con la cultura della legalità che sarà possibile estirpare le radici di questa piaga.

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