Downburst, cos’è? Se lo chiedono in tanti dopo aver letto questo termine per descrivere quanto accaduto nel weekend su alcune spiagge in Romagna e nelle Marche.
Downburst, cos’è?
I downburst sono venti potenti che arrivano con un temporale e si diffondono rapidamente una volta che toccano il suolo. Questi venti talvolta vengono interpretati erroneamente come tornado. Tuttavia, i downburst sono un fenomeno completamente separato e sono un’area di studio comune da parte dei meteorologi.
Nelle fasi iniziali di un temporale crescente, domina una potente corrente ascensionale. La nuvola cresce verticalmente e iniziano a formarsi gocce di pioggia e chicchi di grandine.
Man mano che la tempesta matura, la corrente ascensionale continua ad alimentare la nuvola con aria umida e instabile. Le gocce di pioggia e i chicchi di grandine diventano abbastanza grandi da cadere a terra. A volte la corrente ascensionale che entra nella tempesta è così forte da sospendere una grande quantità di pioggia e grandine nella parte centrale e superiore della tempesta. Nel frattempo, un forte flusso può svilupparsi sul retro della tempesta e introdurre aria più secca nella parte centrale e inferiore della tempesta.
Nella produzione del downburst, quel grosso nucleo di pioggia e grandine che la corrente ascensionale aveva trattenuto nelle parti superiori della tempesta cade rapidamente verso il suolo. Cade molto rapidamente e trascina con sé molta aria, guadagnando velocità mentre precipita verso terra. Se l’aria sotto la base della tempesta ha una bassa umidità relativa, la velocità della corrente discendente aumenterà ulteriormente poiché parte della pioggia che entra nell’aria secca evapora e raffredda l’aria, rendendo l’aria “più pesante”.
Poi, se c’è anche una corrente di aria secca che entra nella tempesta in alto, il raffreddamento per evaporazione può aumentare ulteriormente e la corrente discendente diventa ancora più forte. Quando il downdraft colpisce il suolo, proprio come un flusso d’acqua che esce da un rubinetto e colpisce il lavandino, si diffonde rapidamente in tutte le direzioni e diventa noto come downburst.
È noto che la velocità del vento di downburst supera i 100 mph, forte come un tornado. Inoltre, da lontano i downburst a volte possono sembrare simili ai tornado. Il tipo di downburst di cui sentiamo parlare più spesso è un “microburst”, il che significa che i venti dannosi sono confinati in un’area di meno di due miglia e mezzo di diametro. Altrimenti, è un “macroburst”.
Cos’è successo in Bassa Romagna e nelle Marche?
Nel fine settimana cinque comuni della Bassa Romagna sono stati colpiti da un downburst. Si tratta di Conselice, Alfonsine, Lugo, Fusignano e Bagnacavallo e a Nord di Ravenna soprattutto la frazione di Savarna.
Le raffiche di vento registrate hanno raggiunto i 128,9 km/h ad Alfonsine e 106.2Km/h a Berliceto. I danni causati sono stati molteplici, in alcuni casi il vento ha divelto anche i tetti di alcun abitazioni.
Anche in alcune spiagge delle Marche, nella giornata di sabato 22 luglio, si è verificato un evento simile, seppur meno distruttivo in termini di danni. Un vortice di aria fredda davanti alla costa si è scontrato con un vortice di aria calda, generando venti molto forti. Questi venti hanno gonfiato il mare che nel giro di pochi minuti è salito di oltre mezzo metro, arrivando a bagnare sdraio e ombrelloni fino alla sesta fila.