Iniziato lo spoglio dei voti per le elezioni in Spagna con gli exit poll che danno i Popolari in testa seguiti dai Socialisti del premier uscente Pedro Sánchez che tengono. Duro colpo per il partito di estrema destra Vox, che dimezzerebbe i suoi seggi rispetto alla passata legislatura.
Elezioni in Spagna, gli exit poll mostrano una maggioranza incerta
Si sono chiusi alle 20 i seggi per le elezioni politiche e ora si attende lo spoglio per ridisegnare gli equilibri della politica iberica.
Dopo la sconfitta rimediata dai socialisti del Psoe alle regionali e alle comunali del 29 maggio scorso, e la conseguente decisione del loro leader nonché Primo Ministro Pedro Sánchez di andare a elezioni anticipate, non erano pochi gli analisti a dare per scontata una vittoria schiacciante del Pp guidato da Alberto Núñez Feijòo, magari con l’estrema destra di Vox in ascesa, sul modello di quanto avvenuto in Italia con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia.
Ebbene, stando ai primi exit poll, la situazione sembrerebbe piuttosto diversa.
Se, da un lato, viene confermata la vittoria dei Popolari, dall’altro, Sánchez potrebbe esser riuscito a compattare l’elettorato, permettendo al suo Psoe di resistere. Inoltre, al terzo posto si piazzerebbe la coalizione progressista guidata da Yolanda Diaz, Sumar, relegando al quarto e ultimo posto Vox, vero sconfitto di questa tornata elettorale, che vedrebbe quasi dimezzati i propri seggi rispetto alla passata legislatura.
Questi i dati forniti dalla tv pubblica Rtve:
- Pp: tra i 145 e i 150 seggi
- Psoe: tra i 113 e i 118 seggi
- Sumar: tra i 28 e i 31 seggi
- Vox: tra i 24 e i 27 seggi
I dati sull’affluenza
Si tratta ancora di dati provvisori, ovviamente, ma stando così le cose, sarebbe difficile la formazione di una maggioranza di governo per il centrodestra.
L’affluenza alle urne potrebbe esser stato il fattore determinante per la tenuta dei Socialisti.
Alle 18, infatti, aveva votato il 53,12% degli aventi diritto, un dato di poco inferiore rispetto al totale degli elettori delle politiche del 2019 (quando aveva votato il 56,85%). A questo si deve aggiungere il boom dei voti per posta: quasi 2 milioni e mezzo, record assoluto dal momento che, in passato, questa modalità non aveva mai superato il milione e mezzo di votanti.
Tutto ciò sta a dimostrare quanto siano sentite queste elezioni dal popolo spagnolo, come testimoniato dagli stessi cittadini raggiunti fuori dalle urne di Madrid.