È un Carlos Sainz amareggiato e realista al tempo stesso quello che racconta il GP d’Ungheria di oggi dove ha concluso all’ottavo posto. Il pilota spagnolo potrebbe avere anche qualcosa da ridire ai box dal momento che pur essendo riuscito a completare una piccola rimonta, per un attimo era riuscito a mettere le ruote anche davanti al compagno di squadra Leclerc.

Al contrario, il team di Frederic Vasseur ha scelto di tardare la sua sosta restituendo al monegasco la posizione inizialmente persa proprio per un problema durante il primo pit stop. Dettagli che non cambiano la sostanza come lo stesso Carlos Sainz ha saputo analizzare al termine della gara:

Abbiamo concluso la gara nelle posizioni che in questo momento meritiamo, come fatto anche a Silverstone, con i nostri rivali come McLaren e Mercedes che stanno facendo dei passi avanti. Anche se stiamo sviluppando bene la macchina restano alcuni difetti che non riusciamo a migliorare. Abbiamo sofferto sul passo gara, in un tracciato dove ci aspettavamo prestazioni certamente migliori. Ci ritroveremo in Belgio probabilmente con una filosofia di gara diversa e speriamo di tornare a fare bene.

GP d’Ungheria, Carlos Sainz teme le rivali: “McLaren e Mercedes superiori”

La delusione principale arriva probabilmente dal comportamento dei competitor perché se da un lato la vittoria di Verstappen era scontata, dall’altro lato il podio di Norris unitamente alle ottime prestazioni di Piastri e Russell ha dato un segnale forte alla Ferrari che si ritrova ora indietro rispetto a diverse scuderie.

Insomma, un quadro critico che costringe la Rossa continuare a lavorare come sottolineato da Leclerc, ma allo stesso tempo toglie energie mentali e lascia l’amaro in bocca. È questo il sentore principale che emerge dal commento di Sainz:

Questo weekend è finito nel modo previsto, un po’ come a Silverstone. Dobbiamo capire perché i nostri rivali stanno sviluppando molto, la McLaren e la Mercedes hanno un passo gara superiore al nostro. È una cosa che abbiamo già visto, ma in gara facciamo fatica con le gomme dure e negli stint più lunghi: dobbiamo migliorare. È chiaro che la macchina di quest’anno ha dei punti deboli che non stiamo correggendo in tempi rapidi, ma su questi circuiti con curve lunghe, dove soffriamo con il bilanciamento, è difficile. Ci aspettavamo di andare meglio su questa pista, ma è chiaro che non è stato così