È la docente con la quale si è laureato, la sua prof e la sua tutor. È stata una delle più attive nella lunga battaglia per chiedere la sua liberazione. È stata la prima ad accoglierlo all’aeroporto di Malpensa per riportarlo nella sua Bologna, nel “più bel giorno della mia vita”, come lo ha chiamato Patrick Zaki. La docente coordinatrice del master Gemma seguito dal ricercatore e attivista egiziano, Rita Monticelli, ora esulta e chiede una cosa sacrosanta:
Siamo stati insieme felici e commossi. Sono stati tre anni molto difficili. Adesso dobbiamo goderci un po’ questa gioia e Patrick dovrà essere libero di vivere la sua vita.
La prof Rita Monticelli la prima ad accogliere Zaki a Malpensa: “È tornato, ora sia libero di vivere la sua vita”
Alla notizia della liberazione di Zaki, in una videointervista all’Ansa la professoressa Monticelli aveva detto:
Siamo felici di accoglierlo di nuovo a Bologna, dove lo abbiamo atteso tre anni. Ma sono stati anni in cui non abbiamo mai perso la speranza. Nel frattempo, Patrick ci diceva che le nostre voci arrivavano oltre le mura del carcere.
Tra una (assurda) sentenza e l’altra, la docente è riuscita a seguire il percorso dello studente.
Dopo la prima scarcerazione abbiamo potuto sentirlo spesso. Ha potuto terminare gli studi, anche se online, e ha presentato una tesi seria, con una solida base teorica.
La prof Monticelli: “Patrick ha pensato a sé stesso e a chi era nella sua condizione”
Quanto alle battaglie di Patrick:
Ha pensato a sé stesso e a chi era nella sua condizione e lotta per il riconoscimento dei diritti umani. Lo ha fatto con gentilezza e con fiducia e speranza. È la stessa speranza che noi abbiamo nutrito per lui e non è solo un sentimento, ma anche una posizione politica. Quando Patrick ha detto che lo studio lo aveva sostenuto ci è sembrato bellissimo e ha dato il senso al nostro lavoro. Crediamo che anche questo possa essere d’aiuto per altri giovani. Lo studio apre la mente e apre possibilità di mondi possibili e migliori.
La chiusura con i ringraziamenti.
Grazie al governo di oggi, a quelli di prima e a tutte le persone che in questi tre anni si sono impegnati per Patrick.
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