Sempre più diffusi, i pannelli solari permettono di risparmiare i costi dell’energia elettrica: ma cosa fare in condominio quando l’assemblea dice no all’installazione? Non sempre, infatti, è possibile installare liberamente un impianto fotovoltaico in condominio, per diverse ragioni.
Non ci riferiamo solo al rifiuto dell’assemblea di condominio, ma anche ai casi in cui, per esempio, non c’è spazio a sufficienza per tutti i condomini. Nel testo, quindi, analizzeremo quando si possono installare i pannelli solari in condominio, quando l’assemblea può dire di no e qual è l’orientamento della Cassazione in merito.
Quando l’assemblea di condominio può dire no all’installazione dei pannelli solari
Installare un impianto fotovoltaico permette di inquinare meno, rispettare l’ambiente e risparmiare sui costi dell’energia elettrica. In condominio, però, potrebbero esserci alcuni problemi.
La domanda da porsi è la seguente: si possono installare i pannelli solari senza il consenso dell’assemblea? Cosa fare se dice di no? Bisogna sapere che l’assemblea di condominio può negare solo in un caso l’installazione dei pannelli solari. Ciò avviene nel momento in cui si devono effettuare modifiche alle parti comuni dell’edificio e non si presenta il progetto all’assemblea. Solo in questo caso, l’assemblea può deliberare, legittimamente, il rifiuto ad autorizzare un condomino ad installare i pannelli solari.
Pannelli solari senza autorizzazione dell’assemblea: quando è possibile
La norma per l’installazione dei pannelli solari in condominio è contenuta nel Codice Civile, in particolare all’articolo 1122 bis:
“È consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato”.
Proprio per legge, l’installazione del fotovoltaico non deve sottostare a vincoli o autorizzazioni, anche quando il proprietario voglia eseguire l’opera sulle parti comuni. In questi casi non è necessario avere l’autorizzazione dell’assemblea di condominio.
La situazione cambia quando per installare i pannelli solari sulle parti comuni si rende necessario modificare le stesse, alterandole. Si tratta, per esempio, dei casi in cui si debbano eliminare alcuni ostacoli presenti sulle parti comuni.
Cosa fare in questi casi? Il condomino deve comunicarlo all’amministratore di condominio, all’assemblea e, eventualmente, adeguarsi a quanto può essergli prescritto dalla stessa. L’assemblea viene convocata proprio per valutare il progetto presentato dal condomino.
Cos’altro può prescrivere l’assemblea di condominio? Su domanda dei condomini interessati, l’assemblea può provvedere a suddividere l’uso del lastrico solare, oltre che delle altre superfici comuni.
In sostanza, l’assemblea di condominio non fa altro che indicare gli accorgimenti necessari per non pregiudicare l’utilizzo di un’area o di un bene comune.
Cosa dice la Cassazione
Nel 2003, la Corte di Cassazione è intervenuta sull’argomento, fornendo tutti i cambiamenti necessari sul tema. Sono tanti i condomini che, tutt’oggi, si chiedono se i lavori di installazione dei pannelli solari in condominio possano recare danno agli altri condomini oppure all’edificio.
Secondo la Corte di Cassazione, il condomino che voglia eseguire i lavori per l’installazione del fotovoltaico sulle parti comuni, senza modificarle, allora non deve preoccuparsi un eventuale voto contrario da parte dell’assemblea di condominio. Inoltre, non deve neppure preoccuparsi di impugnare un’eventuale delibera negativa.
La delibera contraria non produce effetti e pregiudizi, in quanto il condomino non è neppure tenuto ad avvertire né l’assemblea e neppure l’amministratore.
Al contrario, se i lavori si rivelassero modificativi per le parti comuni, l’assemblea potrebbe, tuttalpiù, imporre le modalità di esecuzione dell’installazione, solo indicando cautele e prescrizioni ad hoc.
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